Bologna, il centro storico illuminato a LED entro il 2023

Entro il 2023 saranno sostituiti più di 3.500 corpi illuminanti e installati 680 nuovi punti luce sotto i portici, nelle piazze e sui monumenti. L'intervento consentirà di risparmiare all'anno circa il 77% di energia, corrispondenti a 3 milioni di euro per le casse comunali e a 387 tonnellate di emissioni di CO2 per l'ambiente

Bologna LED

Il centro storico di Bologna, entro il 2023, sarà illuminato a LED con corpi illuminanti designati ad hoc per la città. I lavori, finanziati con 4 milioni di euro dal programma React-Eu, sono già iniziati nelle scorse settimane e prevedono la trasformazione a LED degli impianti di illuminazione di alcune zone del centro storico, nella Cerchia del Mille, dei portici Patrimonio Unesco, delle 10 porte e di circa 42 monumenti e siti monumentali della città.

Saranno sostituiti più di 3500 corpi illuminanti e installati 680 nuovi punti luce; tutte le sorgenti luminose saranno semplici e minimali, ad alta efficienza e tecnologia LED. Si andrà verso anche una dimensione più smart della manutenzione, visto che tutte le luci potranno essere monitorate a distanza, semplificando la gestione e riducendo la necessità di interventi sugli edifici.

L’intervento consentirà di risparmiare complessivamente all’anno circa il 77% di energia, corrispondente a 387 tonnellate di CO2 non emesse nell’atmosfera. Inoltre, come spiegato dal sindaco Matteo Lepore, questo intervento di illuminazione LED, quando sarà completato su tutta la città, produrrà un risparmio economico di 3 milioni di euro Per progettare la corretta illuminazione sono stati catalogati tutti i corpi illuminanti esistenti e sono state studiate l’architettura e la storia di ogni monumento, per poter creare l’atmosfera di luce ideale per ogni contesto. Particolare attenzione è stata dedicata ai punti luce storici e artistici che saranno preservati e restaurati per tutelarne la forte connotazione storica e mantenere gli originali effetti di luce diffusa.

L’illuminazione dei portici

Per i portici è stato progettato ad hoc un nuovo corpo illuminante chiamato Bird composto da due fonti LED caratterizzate da differenti temperature di colore per illuminare contemporaneamente strada e portico, con differenti effetti di luce. In alcuni casi si è invece scelto di preservare l’identità storico-artistica del luogo mediante il mantenimento dei corpi illuminanti esistenti.

Piazza Santo Stefano

L’intervento prevede l’eliminazione dell’illuminazione esistente che crea un effetto di appiattimento per via della luce troppo potente optando per apparecchi dalle dimensioni contenute e posizionati in punti in cui risultino meno visibili che permettono di lavorare su incroci di fasci luminosi.

Piazza San Domenico

Verrà realizzata un’illuminazione funzionale di servizio alla piazza che consentirà allo stesso tempo di illuminare sia i dettagli che le ampie superfici. La soluzione progettuale combina una luce morbida dedicata alla piazza e alle facciate principali con un’illuminazione dedicata ai particolari, realizzata a volte anche con temperature di colore diverse (più fredda per i marmi), in modo da rendere visibili alcuni dettagli architettonici. Per limitare al massimo la stesura di nuovi cavi o nuove staffe di sostegno sulle pareti dei palazzi, sono stati utilizzati i medesimi punti preesistenti di sorgente.

Porte

È prevista una nuova illuminazione anche per le Porte della città. I nuovi apparecchi avranno temperatura di colore 3000°K ovvero bianco caldo e avranno ottiche scelte in base alle specifiche condizioni dei siti. Con proiettori dedicati e fasci luminosi concentrati si darà rilievo ai diversi elementi architettonici risaltando ombre e profondità.

La nuova illuminazione è stata progettata dallo Studio I-DEA di Imola, che riunisce oltre 20 professionisti tra architetti e ingegneri, specializzati in progetti di Lighting design per città, monumenti e musei.