Bologna da giugno 2023 sarà la prima “Città30” italiana

Con l'approvazione delle linee di indirizzo per il miglioramento della sicurezza stradale che rientrano nel piano "Bologna Città 30", il capoluogo dell'Emilia-Romagna sarà la prima grande città italiana a introdurre il limite di 30 km/h nella maggior parte delle sue strade, oltre che in quelle del centro storico dove già è in vigore. Soltanto alcune strade resteranno a scorrimento veloce con limite di 50 km/h

Bologna

La Giunta Comunale di Bologna il 2 novembre 2022 ha approvato le linee di indirizzo per il miglioramento della sicurezza stradale che rientrano nel piano “Bologna Città 30”. Da giugno 2023 il capoluogo emiliano diventerà quindi la prima grande città italiana a introdurre il limite di 30km/h nella maggior parte delle sue strade, oltre che nel centro storico dove è già in vigore. Resteranno a scorrimento veloce, con limite di 50 km/h, solo alcune strade. L’approvazione rappresenta la tappa fondamentale di un percorso iniziato tempo fa e che prevede anche la partecipazione dei cittadini, tramite incontri e eaboratori di quartiere.

Matteo Lepore, sindaco di Bologna ha espresso il suo auspicio: “Desideriamo che Bologna sia all’avanguardia a livello nazionale per quanto riguarda la sicurezza stradale. Spero che il governo ci prenda come esempio e inizi a discutere di questo”.

Il progetto Bologna Città 30 prevede un investimento di 14 milioni di euro, che verranno utilizzati anche per l’installazione di nuovi segnali stradali, campagne di comunicazione e di educazione stradale, la creazione di nuove aree pedonali nei quartieri e la messa in sicurezza delle strade dove si registra un maggior numero di incidenti, con più controlli frequenti e l’installazione di autovelox.

Il progetto della Città 30 è iniziato un anno e mezzo fa e con la campagna delle associazioni cittadine riunite in 30logna ha raccolto migliaia di firme. Alice Fanti di 30logna su facebook scrive di voler essere ottimista per il risultato raggiunto e sottolinea come l’associazione “non mancherà di presidiare per accertarsi che tutto venga fatto nel migliore dei modi, ma per una volta possiamo davvero essere fieri e fiere dell’impegno che ci abbiamo messo, il risultato è davvero epocale”.

E inoltre: “Vogliamo aiutare una corretta informazione e partecipare al percorso attuativo che deve coinvolgere la cittadinanza perché si senta protagonista di questo cambiamento. Per questo saremo al fianco dell’Amministrazione ma con spirito critico e vigile perché la progettazione e l’implementazione del piano siano fatte in modo efficace”.

L’Unione Europea ha fissato l’obiettivo “zero morti sulle strade” entro il 2050 ed è per questo che diverse città europee, come ad esempio Bruxelles e Parigi, stanno adottando il modello di città 30. La Spagna si è spinta oltre tanto che il modello è adottato con una legge a livello nazionale.