Che fare dopo Glasgow?

"Voglio provare a indicare una direzione di ricerca. Potrebbe essere quella di provare a forzare al massimo possibile i piani di riduzione delle proprie nazioni, prendendo in considerazione anche le dimensioni dei comuni delle province delle regioni. Forse è più incisivo limitare (rendere carissimi) i voli da Milano e Torino a Roma, tanto per cominciare. La sostituzione delle fonti energetiche e la riduzione dei consumi hanno comunque anche una dimensione locale"

A boy in Glasgow outside Cop26, scotsman.com

Che fare dopo l’esito deludente di Glasgow? Non sono riuscito a far partire il dibattito sul mio Facebook e non me ne stupisco. E’ una delle cose più difficili da discutere, è complicata e si perde continuamene di vista quale sia la controparte. Soprattutto perché di controparti ce ne sono molte, che confliggono tra loro: i governi, le grandi imprese del fossile, le popolazioni di consumatori/elettori.

Se non è stato raggiunto un accordo serio per “colpa” di Cina e India dovremmo manifestare sotto le ambasciate di Cina e India? A nessuno è venuto in mente, e probabilmente è giusto così. Quando la minaccia sul genere umano era, o sembrava essere, quella dei missili nucleari, le manifestazioni che avevano successo erano quelle contro i propri governi. Lì si aveva la impressione di incidere, di contare. Una manifestazione generica contro tutte le armi del mondo sembrava – sembra – essere meno incisiva, o addirittura inutile.

Mi è difficile proporre qualcosa di preciso per incidere subito sugli accordi intergovernativi sule clima, farò questa domanda a chi se ne è occupato di più. Voglio però provare a indicare una direzione di ricerca. Potrebbe essere quella di provare a forzare al massimo possibile i piani di riduzione delle proprie nazioni, prendendo in considerazione anche le dimensioni dei comuni delle province delle regioni.

Certo, sappiamo benissimo che il problema è globale e che l’azzeramento delle emissioni necessarie per la vita locale nel comune xx è una goccia. Ma è sempre qualcosa di più del puro gesto individuale di… che so … andare da Torino a Glasgow in treno. I nostri ragazzi Fridays For Future lo hanno fatto ed è stata una giusta esternazione. Ma forse è più incisivo limitare (rendere carissimi) i voli da Milano e Torino a Roma, tanto per cominciare. La sostituzione delle fonti energetiche e la riduzione dei consumi hanno comunque anche una dimensione locale. Sono cifre complicate da calcolare ma forse con un aiuto degli esperti possiamo farcela. E in questo modo anche la dinamica mondiale con Cina India e Russia può diventare più praticabile.