Commissione Ue approva nuova disciplina in materia di aiuti di Stato a favore di clima, ambiente ed energia

La disciplina CEEAG, una volta adottata formalmente, sostituirà l'attuale disciplina in materia di aiuti di Stato per l'ambiente e l'energia (EEAG) e si applicherà a qualsiasi decisione presa dalla Commissione a seguito dell'adozione. Il testo fissa le condizioni alle quali gli aiuti di Stato concessi dagli Stati membri possono essere considerati compatibili con il mercato unico e le condizioni alle quali si applicano i criteri per la valutazione del sostegno

epa08840565 A view of EU flags next to the European Commission in Brussels, Belgium, 25 November 2020. EPA/STEPHANIE LECOCQ

Martedì 21 dicembre la Commissione Europea ha approvato la nuova disciplina in materia di aiuti di Stato a favore del clima, dell’ambiente e dell’energia (“disciplina CEEAG”). La disciplina CEEAG sarà ufficialmente adottata nel gennaio 2022 e sarà applicabile a partire da quel momento. Le nuove norme comportano un allineamento agli importanti obiettivi e traguardi UE stabiliti nel Green Deal europeo e ad altre recenti modifiche normative nei settori dell’energia e dell’ambiente e tengono conto della crescente importanza della protezione del clima. Le nuove norme creano un quadro flessibile e adeguato ad aiutare gli Stati membri a fornire il sostegno necessario per conseguire gli obiettivi del Green Deal europeo in modo mirato ed efficace sotto il profilo dei costi.

Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza, ha dichiarato: “L’Europa avrà bisogno di una quantità considerevole di investimenti sostenibili per sostenere la transizione verde. Sebbene una quota significativa verrà dal settore privato, il sostegno pubblico contribuirà a garantire che la transizione verde avvenga in tempi rapidi. La nuova disciplina approvata oggi potenzierà quanto stiamo facendo per decarbonizzare la nostra società. Faciliterà, tra gli altri, gli investimenti degli Stati membri, anche nel settore delle energie rinnovabili, al fine di accelerare il conseguimento del nostro Green Deal in modo efficace sotto il profilo dei costi. Si tratta di un passo importante per garantire che le nostre norme in materia di aiuti di Stato svolgano appieno il loro ruolo nel sostenere il Green Deal europeo.”

Le norme sugli aiuti di Stato approvate oggi sostengono progetti per la tutela dell’ambiente, compresa la protezione del clima e la produzione di energia verde; comprendono sezioni volte a sostenere la decarbonizzazione dell’economia in maniera ampia e flessibile, aperta a tutte le tecnologie che possono contribuire al Green Deal europeo, in particolare rinnovabili, misure di efficienza energetica, aiuti per la mobilità pulita, infrastrutture, economia circolare, riduzione dell’inquinamento, protezione e ripristino della biodiversità, nonché misure volte a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico. Scopo di tali norme è aiutare gli Stati membri a realizzare i loro ambiziosi obiettivi UE sul fronte dell’energia e del clima, contenendo al massimo i costi per i contribuenti ed evitando distorsioni indebite della concorrenza nel mercato unico. La disciplina mira inoltre ad agevolare la partecipazione delle comunità dell’energia rinnovabile e delle PMI, in quanto importanti propulsori della transizione verde.

La disciplina riveduta comprende importanti adeguamenti per allineare le norme alle priorità strategiche della Commissione, in particolare quelle stabilite nel Green Deal europeo, ad altre recenti modifiche normative e alle proposte della Commissione nei settori dell’energia e dell’ambiente, compreso il “pacchetto Pronti per il 55 %“.

In particolare, la disciplina CEEAG:

  • estende le categorie di investimenti e tecnologie che gli Stati membri possono sostenere a tutte le tecnologie in grado di raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo. Una nuova sezione unica è dedicata alla riduzione e alla prevenzione delle emissioni di gas serra, per agevolare la valutazione delle misure che sostengono la decarbonizzazione di diversi settori dell’economia, anche attraverso investimenti nelle energie rinnovabili, nell’efficienza energetica dei processi di produzione e nella decarbonizzazione industriale, in linea con la normativa europea sul clima. Le norme rivedute consentono generalmente di coprire fino al 100 % del deficit di finanziamento, in particolare quando gli aiuti sono concessi a seguito di una procedura di gara competitiva, e introducono nuovi strumenti di aiuto, come i contratti per differenza carbonio, per sostenere gli Stati membri nel rispondere alla necessità di inverdimento dell’industria;
  • copre gli aiuti per numerosi settori attinenti al Green Deal. Ciò comprende anche sezioni nuove o aggiornate sugli aiuti per la prevenzione o la riduzione dell’inquinamento non dovuto ai gas serra, compreso l’inquinamento acustico, sugli aiuti per l’efficienza delle risorse e l’economia circolare, sugli aiuti per la biodiversità e la riparazione di danni ambientali. Inoltre, la disciplina CEEAG contiene sezioni dedicate agli aiuti che incentivano gli investimenti in settori prioritari quali la prestazione energetica nell’edilizia e la mobilità pulita per tutti i modi di trasporto;
  • introduce modifiche alle attuali norme su determinati sgravi da prelievi sull’energia elettrica per gli utenti a forte consumo di energia. Le norme mirano a limitare il rischio che, a causa di tali prelievi, le attività in determinati settori si trasferiscano in luoghi in cui le discipline ambientali sono assenti o meno ambiziose rispetto all’UE. Al fine di tenere conto dei maggiori sforzi di decarbonizzazione necessari per conseguire gli obiettivi climatici dell’UE, la disciplina CEEAG include sgravi per tutti i prelievi che finanziano la decarbonizzazione e le politiche sociali. Inoltre, al fine di consentire agli Stati membri di mantenere condizioni di parità e sulla base di indicatori oggettivi a livello settoriale, la disciplina CEEAG ha razionalizzato il numero di settori ammissibili. Le norme sono state inoltre riviste per sostenere meglio la decarbonizzazione progressiva di tali imprese, collegando, tra l’altro, gli sgravi dei prelievi agli impegni assunti dai beneficiari per ridurre la loro impronta di carbonio;
  • introduce salvaguardie che garantiscono che gli aiuti siano effettivamente diretti dove risultano necessari per migliorare la tutela del clima e dell’ambiente, limitandosi a quanto necessario per conseguire gli obiettivi ambientali e senza falsare la concorrenza o l’integrità del mercato unico. A tale riguardo, la disciplina CEEAG rafforzerà ad esempio la partecipazione dei portatori di interessi all’ideazione di ampie misure di aiuto, imponendo agli Stati membri di consultarli in merito alle caratteristiche principali delle misure;
  • garantisce la coerenza con le pertinenti normative e politiche dell’UE nei settori dell’ambiente e dell’energia, grazie, tra l’altro, all’eliminazione delle sovvenzioni per i combustibili fossili più inquinanti, per le quali è improbabile che la Commissione emetta una valutazione positiva alla luce delle norme sugli aiuti di Stato, a causa dei loro effetti deleteri sull’ambiente. È improbabile che le misure che comportano nuovi investimenti nel settore del gas naturale siano approvate, a meno che si dimostri che tali investimenti siano compatibili con gli obiettivi climatici dell’Unione per il 2030 e il 2050, agevolando la transizione da combustibili più inquinanti senza dipendere da tecnologie che potrebbero ostacolare un più ampio sviluppo di soluzioni maggiormente ecologiche. La disciplina CEEAG include anche una nuova sezione sugli aiuti per la chiusura degli impianti a carbone, torba e scisto bituminoso al fine di agevolare la decarbonizzazione nel settore energetico;
  • aumenta la flessibilità e razionalizza le norme esistenti, anche eliminando l’obbligo di notifica individuale di progetti verdi di ampia portata nell’ambito di regimi di aiuto precedentemente approvati dalla Commissione.

Procedura

La nuova disciplina fa seguito a una valutazione delle norme vigenti, ossia la disciplina in materia di aiuti di Stato per l’ambiente e l’energia (EEAG), condotta nell’ambito del controllo dell’adeguatezza degli aiuti di Stato e di uno studio effettuato da consulenti esterni. La Commissione ha inoltre effettuato un’ampia consultazione di tutte le parti interessate sulla proposta di revisione delle norme, che ha raccolto oltre 700 contributi. La procedura ha coinvolto gli Stati membri, le associazioni imprenditoriali, i gruppi di interesse, le singole imprese, le ONG e i cittadini. La revisione tiene anche conto dell’esperienza della Commissione derivante dalla pratica consolidata negli ultimi anni.

Nell’autunno 2020 la Commissione ha inoltre avviato un dibattito europeo sul modo in cui la politica di concorrenza può sostenere ulteriormente gli obiettivi del Green Deal europeo, al fine di garantire che le norme in materia di concorrenza e le politiche in materia di sostenibilità operino creando le migliori sinergie possibili. L’iter è iniziato con un invito a presentare contributi, cui ha fatto seguito una conferenza organizzata dalla vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager nel febbraio 2021. Anche i contributi ricevuti sono confluiti nella nuova disciplina.

Prossime tappe

La disciplina riveduta sarà adottata formalmente non appena saranno disponibili tutte le versioni linguistiche e sarà applicabile a partire da quel momento.

Contesto

La disciplina in materia di aiuti di Stato a favore del clima, dell’ambiente e dell’energia (“disciplina CEEAG”), una volta adottata formalmente, sostituirà l’attuale disciplina in materia di aiuti di Stato per l’ambiente e l’energia (EEAG) e si applicherà a qualsiasi decisione presa dalla Commissione a seguito dell’adozione. Gli Stati membri saranno tenuti ad allineare i regimi esistenti alle nuove norme a partire dal 2024. La disciplina fissa le condizioni alle quali gli aiuti di Stato concessi dagli Stati membri a favore del clima, della tutela dell’ambiente e dell’energia possono essere considerati compatibili con il mercato unico e le condizioni alle quali si applicano i criteri per la valutazione del sostegno degli Stati membri in questi settori da parte della Commissione.

Le disposizioni della disciplina sono integrate dal regolamento generale di esenzione per categoria che stabilisce le condizioni di compatibilità ex ante in base alle quali gli Stati membri possono attuare misure di aiuto di Stato senza darne notifica preventiva alla Commissione.

Le disposizioni del regolamento riguardanti gli aiuti a favore del clima, della tutela dell’ambiente e dell’energia sono attualmente oggetto di una revisione mirata. La revisione mira ad agevolare ulteriormente gli investimenti verdi ampliando l’ambito di applicazione delle misure che beneficiano di un’esenzione per categoria al fine di coprire gli aiuti agli investimenti in nuove tecnologie, come la cattura, lo stoccaggio o l’utilizzo del carbonio e dell’idrogeno, e in settori che sono fondamentali per conseguire gli obiettivi del Green Deal europeo, come l’efficienza delle risorse e la biodiversità. Inoltre, la revisione del regolamento generale di esenzione per categoria mira a perfezionare ulteriormente le disposizioni sugli aiuti agli investimenti in settori prioritari quali la prestazione energetica nell’edilizia e le infrastrutture di ricarica e rifornimento per la mobilità pulita, che erano già state introdotte con la revisione mirata del luglio 2021. Infine, le norme saranno rese più flessibili per quanto riguarda la definizione dei costi ammissibili e delle intensità di aiuto. Una consultazione pubblica sulle modifiche proposte si è svolta dal 6 ottobre all’8 dicembre 2021.