Commissione Ue boccia il Piano rifiuti della Sicilia: non è conforme alla Direttiva Quadro

Ne hanno dato notizia i deputati del M5S in assemblea regionale: "Il Piano – si legge nella nota della Commissione – non è conforme alla Direttiva quadro sui rifiuti, perché 'mancano informazioni sufficienti sul tipo, la quantità e la fonte dei rifiuti prodotti sul territorio e una valutazione dello sviluppo dei flussi di rifiuti in futuro'. Inoltre, secondo la Commissione, 'è privo di una descrizione chiara e dettagliata delle misure previste per conseguire gli obiettivi'

Il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, durante la seconda giornata degli "Stati generali lotta alle mafie", Milano, 24 novembre 2017. ANSA / MATTEO BAZZI

La Commissione europea ha bocciato il piano di rifiuti della Regione Sicilia redatto dalla Giunta di Nello Musumeci, perché “non conforme” alla normativa comunitaria. Ne danno notizia i deputati del M5S all’Assemblea Regionale Siciliana, Giampiero Trizzino e Ketty Damante, sulla base di una nota partita dall’Europa nei giorni scorsi.

“Dal Ministero della Transizione ecologica è stata spedita una nota diretta al dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti – dicono i due deputati – che comunica la batosta arrivata dall’Europa, che mette a rischio i fondi destinati alla costruzione di tutti gli impianti dei rifiuti in programma in Sicilia fino al 2027. Sarebbe una tragedia di proporzioni spaventose”.

Il Piano – si legge nella nota della Commissione – non è conforme alla Direttiva quadro sui rifiuti, perché “mancano informazioni sufficienti sul tipo, la quantità e la fonte dei rifiuti prodotti sul territorio e una valutazione dello sviluppo dei flussi di rifiuti in futuro”. Inoltre, secondo la Commissione, “è privo di una descrizione chiara e dettagliata delle misure previste per conseguire gli obiettivi”.

“La non conformità del piano dei rifiuti – afferma Damante – non solo mette a rischio la tutela del nostro già martoriato territorio, ma rappresenta un potenziale danno per le tasche dei siciliani. Senza questo documento restano bloccati sia fondi europei della programmazione 2014-2020, per un importo di circa 35 milioni di euro, sia quelli inerenti al periodo 2021-2027.” 

“Gli impianti di trattamento – aggiunge Trizzino – sono fondamentali nel sistema di smaltimento dei rifiuti, non realizzarli sarebbe condannare la Sicilia all’eterna emergenza. Proprio in questi giorni abbiamo raccolto il grido d’allarme dei sindaci che si trovano costretti ad aumentare in modo spropositato la tassa sui rifiuti per sopportare le spese legate al trasporto fuori regione, proprio a causa della carenza impiantistica”.