Secondo quanto riportato da RomaToday, il bando lanciato dalla Regione Lazio per incentivare la nascita di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) si è rivelato un’iniziativa poco partecipata. A fronte di uno stanziamento complessivo di 14 milioni di euro, sono stati infatti solo due i progetti presentati.
L’informazione è emersa nel corso di un’interrogazione presentata dalla consigliera regionale Marta Bonafoni, alla quale ha risposto l’assessora regionale al Turismo, Ambiente e Cambiamenti Climatici, Elena Palazzo. La risposta ha confermato lo scarso interesse suscitato dal bando e ha riconosciuto alcune criticità già segnalate da più parti.
Tra gli ostacoli principali evidenziati – si legge su RomaToday – vi sono il limite minimo di spesa fissato a 200mila euro e la difficoltà, per molte realtà locali, nel reperire aree idonee alla realizzazione degli impianti. In particolare, a Roma, il ritardo nell’approvazione del regolamento comunale per l’assegnazione dei tetti degli edifici pubblici (avvenuta solo il 12 dicembre 2024, a ridosso della pubblicazione del bando) ha reso difficile per molte CER formalizzare la disponibilità degli spazi necessari.
Le segnalazioni di queste criticità erano già state avanzate a marzo dal Coordinamento CERS Roma e Lazio – una rete di 17 associazioni attive sul territorio – che aveva anche avuto un confronto diretto con la Regione. L’amministrazione, tramite l’assessora Palazzo, ha riconosciuto i limiti dell’iniziativa e ha annunciato che la commissione incaricata della valutazione sta esaminando le proposte per migliorare l’efficacia dei prossimi bandi.