Condizionatori non sotto i 25 gradi e riscaldamenti non oltre i 21, ancora in vigore il Decreto Bollette

In attesa di vedere se il governo dimissionario di Mario Draghi licenzierà un nuovo provvedimento, in Italia è attualmente in vigore il cosiddetto “decreto Bollette”, che contiene misure per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali. L'obiettivo è risparmiare 4 miliardi di metri cubi di gas solo nel 2022

L'esterno di un palazzo in via Prenestina, a Roma, con quattro condizionatori appesi sopra il balcone di un appartamento.. ANSA / GUIDO MONTANI / PAL

In attesa di vedere se il governo dimissionario di Mario Draghi licenzierà un provvedimento per affrontare il prossimo inverno, in Italia è attualmente in vigore il cosiddetto “decreto Bollette” (ddl n. 2588, di conversione con modificazioni, del dl 17/2022) che contiene misure per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali. Il provvedimento, che sarà in vigore fino a marzo 2023, contiene delle limitazioni dei consumi per gli edifici pubblici – non si applica alle case private, agli ospedali, le case di cura e le cliniche – con l’obiettivo di risparmiare 4 miliardi di metri cubi di gas solo nel 2022.

Ricordiamo alcune delle principali misure previste:

La stretta a termosifoni e condizionatori è arrivata con un emendamento approvato alla Camera il 13 aprile e riguarda la pubblica amministrazione, o meglio gli edifici pubblici. A partire dal primo maggio e fino al 31 marzo 2023, i condizionatori non potranno portare gli edifici a misurare una temperatura minore di 27 gradi centigradi, con un margine di tolleranza di 2 gradi, per cui il minimo fissato è di 25 gradi. In inverno, invece, la temperatura non potrà salire oltre i 19 gradi, ma anche in questo caso sono previsti 2 gradi di tolleranza.

Tema rinnovabili. Il decreto punta inoltre a favorire lo sviluppo delle energie cosiddette alternative, con la semplificazione della procedura per l’installazione di impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici: i lavori saranno considerati interventi di manutenzione ordinaria e non più subordinati a permessi, autorizzazioni “o atti amministrativi di assenso”. 

Una misura è anche la norma che impone al Gestore dei servizi energetici di acquistare energia dagli impianti rinnovabili con contratti di ritiro e vendita di lunga durata, pari ad almeno tre anni, per poi destinarla con prezzi agevolati in priorità ai clienti industriali energivori, alle piccole e medie imprese e ai clienti localizzati in Sicilia e Sardegna.

Dcocumentazione:

Servizio del Bilancio
  1. Nota di lettura – n. 302 (PDF)A.S. 2588: “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, recante misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali” (Approvato dalla Camera dei deputati)
Servizio Studi
  1. Dossier – n. 516/3 (PDF)Contenimento dei costi dell’energia e rilancio delle politiche industriali D.L. 17/2022 ¿ A.S. 2588 Schede di lettura