Dl bollette è legge: misure per contenimento costi, sviluppo rinnovabili, risparmio energetico

Con 207 voti favorevoli, 38 contrari e nessun astenuto, l'Aula del Senato approva in via definitiva il cosiddetto "decreto Bollette" (ddl n. 2588, di conversione con modificazioni, del dl 17/2022), che contiene misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali. Novità per riscaldamento e raffrescamento negli edifici pubblici

L’Aula del Senato approva in via definitiva il cosiddetto “decreto Bollette” (ddl n. 2588, di conversione con modificazioni, del dl 17/2022) che contiene misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali. I voti favorevoli sono stati 207, contrari 38 e nessun astenuto.

Ecco alcune delle principali novità:

Per il secondo trimestre del 2022 sono azzerati gli oneri di sistema sia per le utenze domestiche che per le imprese ed è confermato il taglio dell’Iva sul gas. E alle imprese energivore e gasivore che hanno visto un incremento significativo dei costi è destinato un contributo sotto forma di credito d’imposta: è del 20% per le imprese a forte consumo di energia elettrica e del 15% per quelle a forte consumo di gas naturale. Continua invece la discussione fra i partiti che chiedono di aumentare la tassa sugli extraprofitti per le aziende energetiche, decisa dal Governo con il Dl Energia.

Una misura di sostegno è anche la norma che impone al Gestore dei servizi energetici di acquistare energia dagli impianti rinnovabili con contratti di ritiro e vendita di lunga durata, pari ad almeno tre anni, per poi destinarla con prezzi agevolati in priorità ai clienti industriali energivori, alle piccole e medie imprese e ai clienti localizzati in Sicilia e Sardegna.

La stretta a termosifoni e condizionatori è arrivata con un emendamento approvato alla Camera il 13 aprile e riguarda la pubblica amministrazione, o meglio gli edifici pubblici. A partire dal primo maggio e fino al 31 marzo 2023, i condizionatori non potranno portare gli edifici a misurare una temperatura minore di 27 gradi centigradi, con un margine di tolleranza di 2 gradi, per cui il minimo fissato è di 25 gradi. In inverno, invece, la temperatura non potrà salire oltre i 19 gradi, ma anche in questo caso sono previsti 2 gradi di tolleranza.

C’è poi il tema rinnovabili. Il decreto punta inoltre a favorire lo sviluppo delle energie cosiddette alternative, con la semplificazione della procedura per l’installazione di impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici: i lavori saranno considerati interventi di manutenzione ordinaria e non più subordinati a permessi, autorizzazioni “o atti amministrativi di assenso”. 

Dcocumentazione:

Servizio del Bilancio
  1. Nota di lettura – n. 302 (PDF)A.S. 2588: “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, recante misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali” (Approvato dalla Camera dei deputati)
Servizio Studi
  1. Dossier – n. 516/3 (PDF)Contenimento dei costi dell’energia e rilancio delle politiche industriali D.L. 17/2022 ¿ A.S. 2588 Schede di lettura