Economia circolare, dalla Regione Puglia le linee guida per l’utilizzo dei sottoprodotti

Il percorso è stato concepito con una collaborazione sinergica tra la Regione, Unioncamere ed l'Albo Gestori Ambientali, culminata a novembre 2022 con la firma di un protocollo d'intesa volto a promuovere la transizione dall'economia lineare a quella circolare. Tra le varie azioni delineate, si è dato impulso all'uso dei sottoprodotti, nonostante le sfide normative non specifiche, spostando la responsabilità sulle imprese di dichiarare che i materiali prodotti dal loro sistema produttivo non costituiscano rifiuti, bensì sottoprodotti conformi ai quattro requisiti di legge

economia circolare Puglia

Il 27 febbraio, la Camera di Commercio di Bari ha fatto da cornice alla presentazione delle linee guida per l’utilizzo dei sottoprodotti nella simbiosi industriale in Puglia. Un passo avanti significativo verso un’economia più circolare, che trasforma gli scarti in nuove risorse. Presenti all’evento l’assessora all’ambiente della Regione Puglia, Anna Grazia Maraschio, il segretario generale di Unioncamere Puglia, Luigi Triggiani, e il presidente dell’Albo Gestori Ambientali Puglia, Natale Mariella.

Il protocollo d’intesa siglato a novembre 2022 da Regione Puglia, Unioncamere e Albo Gestori Ambientali ha sancito l’impegno comune per la transizione da un’economia lineare a una circolare. Tra le azioni chiave, la valorizzazione dei sottoprodotti, spesso considerati rifiuti a causa di un quadro normativo poco chiaro.

Le nuove linee guida offrono un supporto concreto alle imprese che desiderano utilizzare i sottoprodotti in modo efficiente e sostenibile. L’obiettivo è duplice: da un lato, ridurre la quantità di rifiuti da smaltire, dall’altro, creare nuove opportunità per la produzione artigianale e industriale.

“Per questo Regione Puglia Unioncamere ed Albo Gestori Ambientali, hanno intercettato queste criticità ed hanno immaginato un percorso che potesse sostenere il settore imprenditoriale nell’utilizzo dei sottoprodotti – spiega l’assessora Anna Grazia Maraschio – che significa banalmente sottrarre tonnellate di materiali al ciclo dei rifiuti ed elle economie legate allo smaltimento favorendo quelle legate alle produzioni artigianali ed industriali, abbassare i costi di trasporto e smaltimento per le imprese che devono disfarsi dei propri scarti, offrire alle stesse imprese un ulteriore materia per diversificare o potenziare la propria attività. Per questo abbiamo attuato delle linee guida, che non sono da intendersi come strumento estremamente dinamico perché l’idea è quella di adeguarsi alle dinamiche del sistema d’impresa le cui prerogative e leggi cambiano con una velocità spesso superiore a quella della pubblica amministrazione, quindi se in fase di lavoro ci renderemo conto che sarà necessario apportare modifiche saremo pronti a farlo. Siamo tra le prime regioni in Italia, la prima di tutto il centro sud, a dare indirizzi in tal senso”.

“Come Unioncamere Puglia abbiamo intercettato ed ascoltato i bisogni delle imprese, anche attraverso le istanze delle associazioni di categoria che ci chiedono semplificazione, sostegno ed efficienza amministrativa per consentire loro di stare al passo con la transizione ecologica che è già in atto. Le imprese sono spesso per loro natura un passo avanti rispetto alla pubblica amministrazione ma in questo caso stiamo riuscendo ad accompagnare il sistema d’impresa, insieme a Regione Puglia ed Albo Gestori Ambientali, verso politiche industriali basate sui principi dell’economia circolare”, ha dichiarato il segretario generale di Unioncamere Puglia, Luigi Triggiani.

“Con le sue 8.600 imprese iscritte, la sezione Puglia dell’Albo Gestori Ambientali ha creduto fin dal principio nella positività di questo protocollo e soprattutto ha creduto nella concretezza e nelle capacità degli interlocutori di portare un concreto aiuto e sostegno alle imprese e al tessuto produttivo di questa Regione”, sono state le parole del presidente dell’Albo Gestori Ambientali Puglia, Natale Mariella.