Emergenza pedoni uccisi a Roma, le Associazioni scrivono alle istituzioni capitoline

Notizie di cronaca hanno riportato che a Roma negli ultimi giorni sono state investite e uccise 3 persone sulle strisce pedonali. Questo, però, è solo una parte di quelli che sono dati emergenziali nella Capitale. Per questo motivo, Movimento Diritti dei Pedoni e altre 22 Associazioni romane hanno rivolto un appello a tutte le istituzioni romane: "Stentiamo a chiamare "incidenti" questi eventi. Sono conseguenze di politiche e iniziative insufficienti, timide, frammentarie e non incisive sulle cause che le determinano. Si sta rinnovando il mandato triennale della Consulta Cittadina per la Sicurezza Stradale e la Mobilità dolce e sostenibile. Quanto sarà attiva e fattiva la partecipazione da parte dei componenti delle Amministrazioni per valutare insieme con rapidità ed efficienza soluzioni pertinenti?"

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A Roma negli ultimi giorni sono stati investiti tre pedoni sulle strisce pedonali, dati che si aggiungono a quelli già gravi, che collocano Roma e il Lazio ad un alto numero di vittime sulla strada (Aci-istat). La situazione è molto preoccupante e ha portato numerose Associazioni e Realtà civiche a richiamare l’amministrazione capitolina ad una celere risposta al problema.

Dei 341 pedoni uccisi in strada da gennaio ad oggi in Italia, uno su dieci muore nel territorio di Roma Capitale. In città vengono investiti in media 4 pedoni al giorno, e tra tutti gli utenti della strada, nel 2021, si contano 11.000 incidenti con almeno un ferito e 121 morti. Altro che Black Point. Roma è un’immensa Black Zone”. Inizia così il comunicato congiunto del Movimento Diritti dei Pedoni firmato insieme ad altre 22 Associazioni locali.

“Stentiamo a chiamare “incidenti” questi eventi – continua il comunicato rivolto a tutte le istituzioni romane -. Sono conseguenze di politiche e iniziative insufficienti, timide, frammentarie e non incisive sulle cause che le determinano. Mancati controlli e sanzioni per il rispetto del Codice della Strada, in particolare per eccesso di velocità e sosta selvaggia. Le strade e le infrastrutture sono inadeguate per tutelare la sicurezza e la fruizione di tutti gli utenti. E, in più, la mancata moderazione della velocità è il principale fattore di rischio e di gravità delle collisioni”.

A Novembre 2022 è stato istituito l’Ufficio Speciale di Scopo per la sicurezza stradale, inattivo da quasi un anno. Nel frattempo – prosegue il comunicato – abbiamo contato 120 morti che stanno aumentando ad un tasso vertiginoso. I cittadini tutti, e non solo chi si muove a piedi o in bici, hanno bisogno che sia reso operativo nel prendere decisioni insieme ad esperti, Amministrazioni, Prefettura e Associazioni”.

Si sta rinnovando il mandato triennale della Consulta Cittadina per la Sicurezza Stradale e la Mobilità dolce e sostenibile. Quanto sarà attiva e fattiva la partecipazione da parte dei componenti delle Amministrazioni per valutare insieme con rapidità ed efficienza soluzioni pertinenti? Vogliamo avere visibilità da fonti ufficiali su numeri e mappatura delle collisioni stradali sul territorio e un piano organico degli interventi da porre in essere a Roma. Le Associazioni e realtà Civiche che si occupano di Sicurezza Stradale e Mobilità sul territorio aspettano ancora di vedere interventi urgenti, efficaci e sistemici a tutela dei cittadini. La strage stradale è un’emergenza e un tema di Sicurezza e Salute Pubblica che a Roma al momento non vengono garantite. Di entrambe avete responsabilità nelle vostre funzioni”, ha concluso il comunicato congiunto delle Associazioni romane.