“European Bioplastics accoglie con favore la nuova strategia di bioeconomia della Commissione europea, che conferma – più chiaramente che mai – che le materie plastiche a base biologica sono un pilastro strategico della futura base industriale europea. Inoltre, la strategia rivista riconosce il settore come un mercato leader nella transizione dai materiali a base di fossili, riconoscendo il suo potenziale di aumentare la bioeconomia dell’Unione”. Così l’associazione industriale delle bioplastiche europee, a proposito della nuova Strategia sulla Bioeconomia presentata dalla Commissione Ue, in una nota che riportiamo integralmente:
“La strategia conferma la visione della Commissione: sostituire i materiali a base di fossili con soluzioni sostenibili a base biologica, scalare l’implementazione industriale attraverso le catene del valore e creare condizioni di domanda prevedibili per materiali innovativi, comprese le bioplastiche. Incorpora anche le materie plastiche a base biologica all’interno di un’architettura PPWR coerente, impegnandosi ad adottare, nel 2027, criteri e obiettivi per le materie plastiche a base biologica, una pietra miliare che può fornire chiarezza normativa tanto necessaria e certezza degli investimenti a lungo termine. Applaudiamo anche l’approccio adottato nella strategia per sostenere la plastica a base biologica in modo complementare con gli obiettivi di contenuto riciclato e in modo coerente tra settori e applicazioni.
EUBP sostiene fortemente l’enfasi della strategia sull’implementazione, la semplificazione e l’aumento del mercato. L’Europa ospita innovazioni di livello mondiale nei biopolimeri, ma le aziende spesso ritardano lo scale-up a causa di regole frammentate, riconoscimento incoerente dei contenuti a base biologica e segnali di domanda insufficienti. Le misure annunciate oggi (giovedì 27 novembre, ndr) – da standard e definizioni più chiari alle autorizzazioni semplificate e alla metrologia migliorata – rappresentano elementi costitutivi essenziali per un mercato unico coerente per i materiali a base biologica.
Il lancio della Bio-based Europe Alliance, che aggregherà fino a 10 miliardi di euro di domanda di materiali a base biologica entro il 2030, è un potente strumento di mercato. Se abbinato al prossimo Bioeconomy Investment Deployment Group, può ridurre il rischio di investimento, consentire la bancabilità di strutture uniche nel loro genere e ancorare la capacità produttiva in Europa piuttosto che all’estero.
Per rendere questi strumenti pienamente efficaci, EUBP incoraggia la Commissione a rendere rapidamente operativi gli impegni della strategia in materia di prodotti, imballaggi, rifiuti e legislazione ambientale e climatica. Garantire che il contenuto a base biologica, la biodegradabilità, la compostabilità e la progettazione per la circolarità siano riconosciute in modo coerente – insieme al riutilizzo e al riciclaggio – è essenziale per evitare segnali contrastanti tra le politiche dell’UE.
L’EUBP sostiene anche la riaffermazione della strategia del principio di utilizzo a cascata, che dà priorità alle applicazioni di materiali di alto valore della biomassa sostenibile prima dell’uso di energia. Solidi criteri di sostenibilità, tracciabilità e accesso equo ai flussi di biomassa secondari saranno vitali per garantire sia l’integrità ambientale che la resilienza industriale. Per EUBP, qualsiasi futuro criterio di sostenibilità per la biomassa utilizzata nei materiali dovrebbe basarsi sui criteri RED esistenti ed essere abbinato a forti misure di attrazione del mercato, in modo da incentivare la defossilizzazione piuttosto che aggiungere nuove barriere.
Le soluzioni di fine vita, come la biodegradabilità e la compostabilità di applicazioni di plastica selezionate che offrono benefici netti – tra cui una migliore raccolta dei rifiuti organici, il compostaggio di qualità e la digestione anaerobica – devono essere ridimensionate in parallelo con un’etichettatura del prodotto chiara e applicabile per ridurre la confusione per i cittadini, i comuni e le imprese. L’EUBP è pronta a lavorare con la Commissione su percorsi pratici di attuazione.
‘La strategia invia un segnale forte: l’Europa vuole guidare nei materiali sostenibili e le bioplastiche fanno parte di questo futuro – ha affermato Lorenza Romanese, Segretario generale per le bioplastiche europee – Per la prima volta, la strategia di bioeconomia e l’invito del Commissario a un ridimensionamento convergono su una semplice verità: l’Europa non guiderà la transizione verde solo attraverso l’innovazione, ma attraverso la capacità di industrializzarla e il genuino impegno verso obiettivi legalmente vincolanti per le materie plastiche a base biologica è il momento in cui l’Europa smette di ammirare il suo potenziale e inizia ad attivarlo’.
La strategia di bioeconomia rivista è un passo decisivo verso un’economia europea più resiliente, defossilizzata e circolare. European Bioplastics è pronta a collaborare con la Commissione e gli Stati membri per rendere rapidamente operativa questa strategia in modo che la visione strategica dell’Europa si traduca in un dispiegamento industriale rapido, concreto e scalabile”.











