Moncalieri, conclusi i lavori di messa in sicurezza nell’area ex FIRSAT vicino al Sangone

L’intervento, durato circa un anno e mezzo, ha permesso la rimozione di oltre 800 tonnellate di rifiuti, tra cui materiali pericolosi e contenenti amianto, in un’area urbana a lungo abbandonata. Il progetto è stato gestito dal Comune con il supporto tecnico-operativo di Covar 14. Completata la messa in sicurezza, si apre ora una fase di pianificazione per il futuro utilizzo dell’area

ex Firsat Moncalieri

Un’area di circa 20.000 metri quadrati, collocata tra Strada Vignotto e il Torrente Sangone, torna a essere sotto controllo grazie alla conclusione dei lavori di messa in sicurezza ambientale. L’intervento ha riguardato il sito dell’ex FIRSAT a Moncalieri, oggetto per anni di abbandoni abusivi, degrado ambientale e preoccupazioni sanitarie da parte della cittadinanza.

Il cantiere, aperto a gennaio 2024, si è chiuso a fine giugno 2025 con un’attività di messa in sicurezza che ha comportato la rimozione e lo smaltimento di circa 800 tonnellate di rifiuti, comprese sostanze pericolose, amianto friabile e compatto, veicoli abbandonati e materiali contaminati.

Un’operazione coordinata da Covar 14 dopo un lungo iter giudiziario

L’intervento si è reso necessario in seguito all’inottemperanza dell’ordinanza sindacale n. 70 del 2022, che imponeva ai proprietari del sito la messa in sicurezza dei materiali pericolosi. A seguito del sequestro da parte della Procura della Repubblica, il Comune di Moncalieri ha attivato una procedura sostitutiva ai sensi dell’articolo 192 del Codice dell’Ambiente, affidando al Consorzio Covar 14 la completa gestione tecnica dell’operazione.

Il costo complessivo dei lavori è stato di circa 750 mila euro. Le attività sono state affidate allo Studio Associato ETC per la progettazione e direzione lavori, e all’impresa Cericola srl per l’esecuzione. L’intera operazione è stata gestita in costante coordinamento con l’area tecnica impianti di Covar 14.

Messa in sicurezza strutturale e prevenzione di nuovi abbandoni

Oltre alla messa in sicurezza, si è provveduto alla chiusura fisica di oltre 30 accessi tra porte, finestre e varchi abusivi, alla realizzazione di una barriera perimetrale in blocchi prefabbricati tipo “lego block” e all’installazione di cartellonistica di pericolo e divieto di accesso. Tra le criticità emerse durante i lavori si segnalano la presenza di cisterne con idrocarburi, bombole di gas, eternit nascosto sotto i rifiuti e veicoli interrati, che hanno reso necessarie ulteriori azioni non previste in fase progettuale.

Conclusa la messa in sicurezza, si apre una nuova fase per il futuro della zona

Terminata la messa in sicurezza, il sito potrà ora essere inserito nei piani di valorizzazione urbana e ambientale della città. Le ipotesi comprendono la demolizione della struttura principale e il recupero di nuovi spazi verdi a tutela del Torrente Sangone e a beneficio della popolazione residente.

Il Sindaco di Moncalieri, Paolo Montagna, ha sottolineato come l’intervento consenta di “recuperare un’area strategica dal punto di vista ambientale e della sicurezza urbana”. Anche il Presidente di Covar 14, Leonardo Di Crescenzo, ha ribadito l’impegno del consorzio nel portare a termine “un’operazione complessa, con numerose difficoltà operative, che restituisce al territorio un’area finalmente sicura”.

Un modello operativo replicabile in altri contesti critici

L’esperienza dell’area ex FIRSAT rappresenta un esempio di intervento pubblico coordinato e risolutivo in un contesto urbano compromesso. La collaborazione tra amministrazione comunale, enti tecnici e operatori del settore ambientale ha permesso di superare vincoli procedurali, gestire situazioni impreviste e completare un’opera che potrà ora dare spazio a nuove prospettive di rigenerazione urbana.

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