FIAB e ReCUI insieme per città più accessibili e inclusive grazie a una nuova mobilità

Tra le prima azioni della partnership tra la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta e la Rete delle Cattedre UNESCO Italiane: l’elaborazione di linee guida per la protezione ambientale tramite l’utilizzo di veicoli ecologici quali le biciclette; l’adozione di pratiche virtuose per promuovere una mobilità quotidiana sostenibile, rivolta tanto agli adulti quanto ai più giovani; il lancio di campagne di sensibilizzazione per la conservazione dell’ambiente, la valorizzazione degli spazi pubblici e l’istruzione al vivere sano; la fornitura di assistenza tecnica agli enti locali interessati a sviluppare itinerari sicuri da percorrere in bicicletta o a piedi per il tragitto casa-scuola

fiab recui

L’istruzione e la promozione dell’attività fisica sono pilastri essenziali per il benessere delle nostre comunità urbane. È su questo principio che si fonda l’intesa sottoscritta tra la FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) e la ReCUI (Rete delle Cattedre UNESCO Italiane) per lo sviluppo di iniziative congiunte a vantaggio delle nostre città e dei loro abitanti. Queste iniziative mirano a ripristinare l’umanità degli spazi pubblici e a promuovere uno stile di vita attivo, attraverso scelte di mobilità consapevoli e sostenibili.

“L’idea di osservare il territorio e le comunità che lo abitano significa ripensare al welfare e al wellbeing insieme, riportando il tema della salute non solo a un’assenza di malattia, ma alla capacità di vedere se stessi nello spazio circostante e nel tempo”, ha detto il Portavoce ReCUI Patrizio Bianchi al momento della firma dell’accordo, avvenuta qualche giorno fa in occasione dell’evento Education, Science and Culture of Mobility and Wellbeing in our Cities, ospitato dalla Cattedra UNESCO “Education, Growth and Equality” dell’Università di Ferrara (Economia e Marketing).

“La città è indubbiamente una delle migliori invenzioni dell’homo sapiens anche se, dopo quasi 8 mila anni, è stata trasformata negli ultimi 50-60 anni in una realtà patogenica, soprattutto per i bambini e per gli anziani – ha aggiunto Andrea Lenzi, professore della Cattedra UNESCO “Education and research for improved urban health and wellbeing in cities” dell’Università La Sapienza di Roma. – Una delle terapie più semplici e meno costose per contrastare questa situazione è camminare o muoversi in bicicletta. E l’educare le persone a questa necessità ha una grande valenza”.

Che la mobilità attiva e sostenibile sia una soluzione imprescindibile per le aree urbane è un concetto ben noto a FIAB, come ha sottolineato il presidente Alessandro Tursi: “Rendere le città a misura di bicicletta significa renderle accessibili, non solo come destinazione del tempo libero ma anche per la formazione più qualificata e per le migliori opportunità lavorative. La bici è, inoltre, uno strumento di inclusione socio-economica, laddove invece le città a misura di auto sono diventate sempre più invivibili e escludenti”.

In sintonia con gli obiettivi dell’Agenda ONU 2023, sia la FIAB che la ReCUI riconoscono l’importanza cruciale di promuovere azioni volte a contrastare il cambiamento climatico e a preservare l’ambiente. Solo attraverso attività di sensibilizzazione e informazione sui rischi associati al clima e ai disastri naturali è possibile stimolare una maggiore consapevolezza nella società sull’importanza della salvaguardia dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni.

Questa collaborazione incarna, di fatto, il principio dell’educazione alla convivenza promosso dalla Rete delle Cattedre UNESCO Italiane, combinato con la capacità della FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta – di stabilire solidi legami con la società civile delle città e dei territori, grazie all’operato delle oltre 190 associazioni locali.

Tra i primi interventi della neonata collaborazione tra FIAB e ReCUI: la pubblicazione di decaloghi sulla salvaguardia dell’ambiente attraverso l’uso di mezzi di trasporto ecosostenibili come la bicicletta; l’implementazione di buone prassi per favorire nel quotidiano la mobilità sostenibile sia per gli adulti sia per bambini, bambine e adolescenti; iniziative e campagne informative a favore della tutela dell’ambiente, dello spazio pubblico e dell’educazione al benessere; offrire un supporto tecnico ai Comuni che vogliono creare percorsi dedicati casa-scuola-casa da compiere in bici o a piedi.