Fridays for future di nuovo in piazza il 13 marzo per uno sciopero globale

Lo annunciano gli stessi attivisti: "Nel mezzo delle crisi sanitaria, sociale ed economica - spiegano in una nota - le persone al potere stanno continuando a tradire le giovani generazioni, le azioni necessarie a contrastare la crisi climatica sono ancora un miraggio"

Le attiviste e gli attivisti per il clima del movimento Fridays for future (Fff) Italia annunciano il primo sciopero globale del 2021, per il 19 marzo. “Nel mezzo delle crisi sanitaria, sociale ed economica – spiegano in una nota – le persone al potere stanno continuando a tradire le giovani generazioni, le azioni necessarie a contrastare la crisi climatica sono ancora un miraggio”.

Sulla scia dell’attivista da cui è nato il movimento, la svedese Greta Thunberg, che insiste nel dire che c’è “bisogno non di vuote promesse, ma di obiettivi annuali di carbonio vincolanti e tagli immediati delle emissioni in tutti i settori della nostra economia”, i ragazzi in tutto il mondo da due anni scioperano e scendono in piazza per chiedere giustizia climatica.

“A parte qualche investimento isolato positivo, le decisioni prese vanno ancora nella direzione sbagliata – affermano gli attivisti – Nonostante le promesse e le parole vuote dei ministri e del presidente Conte, l’Italia continua a erogare sussidi ai combustibili fossili e in varie zone del paese stanno per sorgere nuove infrastrutture per il gas fossile. Questi progetti renderebbero impossibile rispettare l’accordo di Parigi sul clima”.

“I disastri meteorologici e climatici hanno colpito fin troppi paesi già l’anno scorso – ricordano i ragazzi di Fff Italia – dagli incendi che hanno afflitto parti dell’Australia, del Nord America e l’America Latina, agli uragani e inondazioni mai visti in Africa, alle tempeste che hanno devastato l’America Centrale e il Sudest asiatico, come anche gran parte dell’Italia. Non servono a niente obiettivi di riduzione delle emissioni lontani nel tempo se non sono seguiti da azioni concrete oggi”.

Nel sostenere la necessità che “i fondi del Next Generation Eu vengano usati per politiche per azzerare le emissioni di gas serra”, i giovani attivisti ricordano di aver lanciato lo scorso dicembre la campagna “Non Fossilizziamoci” per un Recovery plan sia in grado di contrastare la crisi climatica e di garantire un futuro ai giovani. (ANSA).