Il compromesso tedesco per i biocarburanti. È di facciata?

La richiesta del governo tedesco alla Commissione UE è quella di consentire auto alimentate a biocarburanti, lasciando quindi la porta semi aperta ai motori endotermici

Il compromesso tedesco per i biocarburanti

Mentre il governo tedesco si riuniva in un castello del Brandeburgo per una riunione di “verifica programmatica a porte chiuse”, cercavo con curiosità, mista ad ansia, notizie su cosa sarebbe stato deciso riguardo al regolamento europeo sulla fine della produzione di auto a motore a scoppio dal 2035. Si diceva che alla riunione avrebbe partecipato anche la Presidente della Commissione Europea Ursula, Von Der Leyen, per convincere i liberali della coalizione di governo a sostenere il regolamento, poiché senza il loro sostegno, il provvedimento non sarebbe passato, dato che Italia, Polonia e Bulgaria erano contrarie.

Nonostante la nuova norma avesse già passato diversi passaggi nella Commissione UE e nel Parlamento Europeo, i liberali si sono opposti, affermando che sarebbe meglio mantenere i motori a combustione interna e usare i biocarburanti invece di passare completamente all’elettrico, come previsto dal regolamento.

Pensavo che Von Der Leyen avrebbe preso parte alla riunione per convincere i liberali ad approvarlo, ma sembra che i colloqui si siano svolti tra la FDP (i liberali) e la Commissione. Anche il Cancelliere Scholtz ha affermato che è necessario trattare invece di insistere sulla firma del regolamento. Tuttavia, come affermato da Automotive News, è impossibile modificare completamente il testo.

Per evitare di far naufragare il regolamento, il governo tedesco ha proposto che la Commissione consenta l’uso di auto a emissioni zero non elettriche che utilizzano i biocarburanti, mantenendo quindi aperta la possibilità di usare i motori a combustione interna. Tuttavia, resta la questione di come verranno misurate le emissioni zero e se questa dichiarazione rallenterà la transizione verso veicoli a zero emissioni.