Primo tavolo di coordinamento per le Strade Scolastiche di Roma, ecco quanto emerso

Il 19 luglio 2023 si è tenuto il Primo Tavolo di Coordinamento per le Strade Scolastiche di Roma approvato a giugno con una Memoria dedicata. Al Tavolo hanno partecipato l'assessore alla Mobilità Eugenio Patané e l'assessora alla Scuola Claudia Pratelli. La rappresentanza della campagna di Clean Cities "Tutti giù Per Strada - Street For Kids" in una nota ha fatto sapere che: "I Municipi con progetti attuabili sono il I, il II, il III, il VII e il XIV e inizialmente per mancanza di fondi verrà prediletto il decoro urbano offerto dall'assessorato alla Mobilità e verranno richiamati i vigili urbani in pensione"

Strade Scolastiche Roma

Dopo l’approvazione nel mese di giugno 2023 di un Tavolo di Coordinamento per le Strade Scolastiche di Roma, il 19 luglio si è tenuta la prima riunione. L’assessore alla Mobilità Eugenio Patané e l’assessora alla Scuola Claudia Pratelli – fa sapere la rappresentanza della campagna Tutti giù per strada, Street For Kids di Clean Cities: “hanno introdotto il tavolo richiamando la memoria di giunta e la funzione delle strade scolastiche, facendo riferimento a tematiche come la redistribuzione degli spazi urbani, gli effetti tossici di un abnorme motorizzazione e la necessità di riscoprire un modo sano di vivere la strada. Patané ha ribadito nuovamente il concetto che “a Roma non c’è più spazio per le troppe automobili”, mentre l’Assessora alla Scuola ha parlato di “contendere lo spazio al traffico privato per resituirlo alle persone, in particolare ai più giovani”.

“L’obiettivo della riunione doveva essere estremamente pratico: i Municipi avrebbero dovuto mostrare progetti attuabili in via sperimentale già da settembre prossimo e inaugurabili nella SEM (dove è prevista anche la visita degli assessori di Londra e Parigi!) – ha continuato la rappresentanza -. La chiusura temporanea delle strade verrà inizialmente garantita con elementi di urbanismo tattico e arredo urbano forniti dall’Assessorato all’ambiente e/o con verniciatura. Possibilmente le sperimentazioni saranno avviate senza dover coinvolgere la polizia locale, carente di personale e incostante nel supporto“.

“È stata ribadita l’importanza della comunicazione, ma non la modalità e la strategia, oltre al coinvolgimento dei presidi, delle associazioni dei genitori e per la promozione della mobilità sostenibile. Sono stati poi interpellati i diversi municipi, chiedendo loro quali scuole avessero già individuato per settembre – ha proseguito la rappresentanza -. I Municipi con progetti attuabili sono il I, il II, il III, il VII e il XIV e in particolare è stato fatto riferimento alle seguenti strade/scuole:

– I: via Col di Lana (pedonalizzazione), Pistelli (allargamento marciapiedi); Giardinieri (chiusura tratto dentro parco); Bonghi (allargamento marciapiedi); su 6 scuole del primo municipio verranno attivati i vigili in pensione, grazie a un patto di collaborazione, in entrata e uscita da scuola.

– II: Falcone e Borsellino, via Lovanio, via Salaria, via Sabelli, via Tevere. Alcune operative già da settembre.

– III: Via Monte Ruggero; messa in sicurezza attraversamento viale Adriatico.

– V: Pisacane messa in sicurezza attaversamenti.

– VII: via Mondovì, possibile già da settembre. Via Lemonia controllo vigili entrata uscita.

– IX: utilizzo arredo urbano per creare un marciapiede a Vitinia.

– XI: sono in sperimentazioni strade scolastiche ma per ora niente di certo. Possibili “singoli eventi”.

– XII: dichiarata impossibilità a creare strade scolastiche perché gli istituti si trovano principalmente sulla viabilità principale. Accennato a eventi singoli, con chisure temporanee, su I.C. Largo Oriani – Plesso “Francesco Crispi”.

– XIV: Progetto sperimentale su Via Carlo Francesco Bellingeri. Area pedonale a Via Castiglione. Interventi stutturali in corso su Nazario Sauro e Via Assarotti (allargamento marciapiedi).

– XV: possibili chiusure parziali di parcheggi antistanti le scuole. Nessun progetto attuabile per settembre”.

“Si è anche parlato del tema controverso e annoso degli attraversamenti rialzati, bocciati dalla polizia locale dove transitano autobus e mezzi di soccorso (quindi potenzialmente ovunque). Patané ha dichiarato che tutto risale a un interpretazione stringente di un regolamento del Ministero. In realtà in tantissime città d’Italia sono presenti sulla viabilità principale. Molte amministratori municipali hanno chiesto di dirimere questa faccenda con la polizia locale, mettendo anche mano al regolamento viario. Perché tanti progetti sono stati bocciati”, ha fatto sapere la rappresentanza.

Invitata a partecipare al Tavolo di Coordinamento, Anna Becchi (Clean Cities) ha dichiarato di essere: “già in contatto con molti amministratori locali (quasi tutti hanno citato la campagna Tutti giù per strada – Streets For Kids). Voglio citare i dati della recente campagna No2, poiché hanno dimostrato come anche poche decine di metri di distanza dal traffico veicolare migliorino significativamente la qualità dell’aria respirata dagli alunni nelle classi, ricordando i benefici in termini di salute, oltre che di sicurezza, di socialità e di spostamento modale. E per segnalare l’importanza della chiusura definitiva rispetto alle sperimentazioni orarie, suggerisco di partire dove già esistono realtà sensibili e di dare spazio alla rete di genitori attivi che si è creata in questi due anni di mobilitazioni (citando gli esempi delle scuole attive)”.

Presente anche Tommaso Grandi (Associazione Salvaiciclisti Roma), ha commentato così quanto emerso nel Tavolo: “ho chiesto se esistono dati sugli spostamenti casa-scuola a Roma, per verificare la distanza media, desumere quanti spostamenti vengono fatti in auto in modo illogico. Soprattutto nella cosiddetta “città compatta”, dove l’offerta formativa di prossimità è alta. Accompagnare i figli a scuola a piedi o in bici può contribuire a cambiare la abitudini dei genitori. Pratelli ha riposto che questi dati si potrebbero ricavare per gli asili e le materne. Va richiamata l’attenzione sugli spazi antistanti le scuole che oltre a essere pericolosi sono diseducativi per i futuri utenti della strada. Far crescere i bambini tra auto in doppia fila, sulle strisce e alla fermata del bus li segna molto più di qualsiasi corso di educazione stradale o scuola guida”.

Concludendo, la rappresentanza di Clean Cities ha dichiarato di aver visto interesse e impegno da parte della giunta, ma come capita spesso: “non sembrava di partecipare a una riunione operativa di una capitale europea. Alcuni amministratori locali sono preparati, altri non sembrano avere fatto propri i concetti”.