Imballaggi in plastica, Corte dei Conti europea avverte: a rischio gli obiettivi di riciclo

Nella loro ultima analisi gli auditor della Corte hanno messo in guardia circa il rischio considerevole che l’Unione Europea non riesca a raggiungere i valori-obiettivo di riciclaggio degli imballaggi in plastica per il 2025 (50%) e per il 2030 (55%). Il report sottolinea che imballaggi come vasetti di yogurt o bottiglie d’acqua, costituiscono circa il 40% dell’utilizzo della plastica e oltre il 60% dei rifiuti di plastica generati nei paesi Ue, e che allo stesso tempo sono gli imballaggi con il più basso tasso di riciclo

L’Unione Europea potrebbe non raggiungere i suoi obiettivi di riciclo degli imballaggi in plastica. A dirlo l’ultima ricerca della Corte dei Conti europea, pubblicata il 30 ottobre, pochi giorni dopo il voto in Commissione ENVI sul testo del nuovo Regolamento imballaggi comunitario.

Nell’analisi gli auditor della Corte hanno messo in guardia circa il rischio considerevole che l’Unione Europea non riesca a raggiungere i valori-obiettivo di riciclaggio degli imballaggi in plastica per il 2025 (50%) e per il 2030 (55%). Il report sottolinea che imballaggi come vasetti di yogurt o bottiglie d’acqua, costituiscono circa il 40% dell’utilizzo della plastica e oltre il 60% dei rifiuti di plastica generati nei paesi Ue, e che allo stesso tempo sono gli imballaggi con il più basso tasso di riciclaggio nell’Unione (di poco superiore al 40 %).

L’analisi ha evidenziato inoltre che gli Stati membri si appoggiano ai paesi non-Ue per gestire i propri rifiuti di imballaggio di plastica e raggiungere i rispettivi valori-obiettivo di riciclaggio. Nel 2020 quasi un terzo degli imballaggi di plastica dichiarati come riciclati dai paesi Ue veniva in realtà spedita al di fuori dei confini comunitari per essere riciclata. Tuttavia, a causa delle condizioni più severe imposte dalla convenzione di Basilea, queste spedizioni di rifiuti sono state in gran parte vietate a partire dal gennaio 2021. La Corte avverte che questa situazione, unitamente all’incapacità di trattare adeguatamente questo tipo di rifiuti nell’Ue, costituisce un’ulteriore potenziale minaccia per il raggiungimento degli ambiziosi valori-obiettivo europei.

Allo stesso tempo, gli auditor hanno lodato le ambizioni dell’Ue, che vuole quasi raddoppiare entro il 2030 i tassi di riciclo dei rifiuti di plastica, e hanno sottolineato le opportunità economiche che offrirebbe una politica simile. Con questo nuovo approccio, infatti, l’UE potrebbe sfruttare il vantaggio di essere all’avanguardia e consolidare la propria posizione di leader mondiale nel riciclaggio degli imballaggi di plastica.