Inceneritore Acerra: “Dove è finito l’osservatorio sull’impianto?”

La scorsa estate la giunta della Regione Campania aveva annunciato l'istituzione di un Osservatorio sull'inceneritore di Acerra, votando la nuova legge regionale in materia di rifiuti così come richiesto dall'adattamento alle normative europee. Tuttavia, dopo l'annuncio dell'Osservatorio non è ancora stato realizzato nulla. Per questo la consigliera Vittoria Lettieri ha sollevato un'interrogazione alla quale ha risposto l'assessore all'ambiente Fulvio Bonavitacola. Lo stesso, secondo l'Ansa ha risposto così: "Il termine di 60 giorni dall'atto deliberativo era leggermente slittato per l'ipotesi che il Ministero dell'Ambiente potesse impugnare la legge regionale ritenendo che alcune norme violassero gli strumenti ordinari di monitoraggio e rilevazione ambientale previsti dal codice dell'ambiente"

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Il termovalorizzatore di Acerra, 23 settembre 2013. ANSA

Come riporta l’Ansa, l’assessore regionale campano all’ambiente Fulvio Bonavitacola ha risposto all’interrogazione della consigliera Vittoria Lettieri in merito allo stato dell’Osservatorio sul termovalorizzatore di Acerra (Napoli). Si tratta di un organismo istituito lo scorso agosto con l’approvazione delle ‘Modifiche alla legge regionale 26 maggio 2016, n. 14 (Norme di attuazione della disciplina europea e nazionale in materia di rifiuti e dell’economia circolare) e che dovrebbe compiere un monitoraggio attorno più grande impianto di incenerimento d’Italia con oltre 730 mila tonnellate di rifiuti urbani bruciati all’anno. Non a caso, proprio lo scorso 17 ottobre le associazioni, i cittadini e il sindaco Tito d’Errico erano nuovamente scesi in piazza contro l’ipotesi d’ampliamento dell’inceneritore.

Citando l’Ansa: “L’Osservatorio sul termovalorizzatore di Acerra (Napoli) sarà istituito a breve. Lo ha annunciato l’assessore Fulvio Bonavitacola rispondendo all’interrogazione della consigliera Vittoria Lettieri sullo stato di avanzamento dell’organismo recentemente istituito con legge regionale”. La stessa Ansa, poi, riporta le parole di Bonavitacola: “Il termine di 60 giorni dall’atto deliberativo era leggermente slittato per la paventata ipotesi da parte del Ministero dell’Ambiente di impugnare la legge regionale ritenendo che alcune norme violassero gli strumenti ordinari di monitoraggio e rilevazione ambientale previsti dal codice dell’ambiente. L’ufficio competente regionale ha interloquito con la Presidenza del Consiglio per evitare l’impugnativa fornendo chiarimenti e spiegando che l’Osservatorio nulla c’entra con gli strumenti di monitoraggio del codice dell’ambiente, ma è una peculiare ed opportuna previsione visto che sul territorio c’è uno degli impianti più rilevanti di Italia ed è opportuno controllarlo ulteriormente nonostante sia già adeguatamente monitorato. La Direzione per il Ciclo delle Acque e dei rifiuti ha già predisposto la delibera che verrà sottoposta alla Commissione per poi approdare in Giunta”.

La consigliera Vittoria Lettieri, come riporta l’Ansa, ha ribadito la propria posizione e quella “Dell’intera mia città di Acerra, del ‘no’ alla quarta linea del termovalorizzatore, e andare avanti con una politica di progressiva dismissione del termovalorizzatore grazie ad un aumento della raccolta differenziata”. Il tema è la salute dei cittadini: l’impianto esiste ed insiste sul territorio di Acerra e quindi ci dobbiamo occupare della salute della popolazione e andare a valutare effetti del termovalorizzatore”.