Inceneritore Roma: dopo la pubblicazione della gara, il 2 dicembre le associazioni manifesteranno al Campidoglio

Dopo l'approvazione del bando di gara per la realizzazione dell'inceneritore di Roma, le associazioni non hanno tardato a mobilitarsi di nuovo contro l'infrastruttura voluta dalla giunta di Roberto Gualtieri. Per questo, sabato 2 dicembre si terrà una manifestazione sotto il Campidoglio a partire dalle ore 14:30. Come spiega Rete Tutela Roma Sud in una nota: "Il suo inceneritore condanna il nostro territorio a respirare e mangiare le emissioni inquinanti, prodotte dalla combustione di 600.000 tonnellate di rifiuti l'anno, per oltre 33 anni. andremo in Campidoglio a chiedere la sospensione in autotutela della gara, per sottoporre la scelta a dibattito pubblico e valutare la alternative"

Credit immagine: Rete Tutela Roma Sud

Lo scorso 16 novembre, l’amministrazione capitolina guidata dal sindaco Roberto Gualtieri ha reso noto il bando di gara per la realizzazione dell’inceneritore di Santa Palomba, a Sud di Roma. L’annuncio è arrivato in ritardo rispetto alle tempistiche precedentemente illustrate dalla giunta, ma ciò che torna puntuale è la risposta delle associazioni che aderiscono alla Rete Tutela Roma Sud che, ormai da più di un anno, non arretrano sulla convinzione che ci siano delle alternative possibili alla strada dell’inceneritore. Infatti, sabato 2 dicembre, a partire dalle 14:30 si terrà una manifestazione al Campidoglio contro l’incenerimento dei rifiuti “Né a Santa Palomba, né altrove”.

Per questo, come riporta una nota di Rete Tutela Roma Sud: “Le associazioni aderiscono alla manifestazione promossa in risposta alla pubblicazione della gara, che rappresenta un’ulteriore dimostrazione al non rispetto delle regole democratiche da parte di Gualtieri. Il suo inceneritore condanna il nostro territorio a respirare e mangiare le emissioni inquinanti, prodotte dalla combustione di 600.000 tonnellate di rifiuti l’anno, per oltre 33 anni”.

“Non possiamo stare a casa a guardare, sabato 2 dicembre, insieme alle 21 associazioni che compongono la Rete, andremo in Campidoglio a chiedere la sospensione in autotutela della gara, per sottoporre la scelta a dibattito pubblico e valutare la alternative, perché se c’è una soluzione migliore è interesse di tutti saperlo, altrimenti significa fare l’interesse di ACEA o di chiunque trarrà beneficio da un affare da 7,4 mld di euro. Questa cifra basta e avanza per sviluppare un sistema di raccolta all’avanguardia in grado di differenziare oltre il 70% degli scarti e pulire Roma sul serio”, ha concluso la nota.