“Indirizzi per una legge nazionale sul recupero a fini ciclabili delle vie d’acqua”, un documento

Il lavoro, appena redatto, è frutto della collaborazione tra Fiab, Anbi, Università di Cagliari e Politecnico di Torino. Verrà presentato ai Ministeri interessati e dei tavoli tecnici di lavoro in materia, con l'obiettivo di superare le attuali difficoltà normative e di gestione per facilitare lo sviluppo di una rete ciclabile nazionale e del turismo sostenibile ad essa legato, in armonia con chi già opera lungo la rete dei corsi d’acqua

Viene presentato ufficialmente in questi giorni in concomitanza con la Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione (25 settembre – 3 ottobre 2021) il documento “Indirizzi per una legge nazionale sul recupero a fini ciclabili delle vie d’acqua”,realizzato da FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, ANBI-Associazione Nazionale degli Enti di Bonifica e Irrigazione, CIREM-Centro Interuniversitario di Ricerche Economiche e di Mobilità dell’Università di Cagliari e Politecnico di Torino-Dipartimento di Architettura e Design.

Si tratta di un primo risultato frutto dell’accordo di collaborazione (sottoscritto a inizio anno tra le quattro sigle) per lo “sviluppo di iniziative e programmi di ricerca per lo studio delle relazioni tra la rete nazionale dei corsi d’acqua e la rete delle ciclovie regionali e nazionali, con particolare riferimento all’armonizzazione delle norme che ne disciplinano la gestione in sicurezza”.

La legge n. 2/2018 “Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica” ha previsto infatti il recupero a fini ciclabili – con destinazione a uso pubblico – delle strade arginali di fiumi, torrenti, laghi e canali, comprese le opere di bonifica, gli acquedotti, le reti energetiche, le condotte fognarie, i ponti dismessi e gli altri manufatti stradali.

In particolare esiste in Italia un grande patrimonio infrastrutturale rappresentato dalla rete di canali irrigui e di bonifica (oltre 200.000 chilometri di sviluppo), gestito dai Consorzi di Bonifica che provvedono alla regolare manutenzione.

Nella pratica l’utilizzo di questa importante risorsa come infrastruttura ciclabile e più in generale turistica è reso difficile dalla grande varietà del territorio italiano a cui si somma la difformità delle norme, dai problemi di rapporto tra chi opera e lavora nei territori impegnati dalle vie d’acqua e chi invece le vede come occasione di turismo e cultura, dalle attenzioni ai temi della sicurezza e del rispetto di chi deve mantenere in perfetta efficienza le reti idriche.

A partire da questo scenario, FIAB, ANBI, CIREM-Università di Cagliari e DAD-Politecnico di Torino hanno redatto un documento che propone alcune linee di indirizzo utili a definire i presupposti per un quadro normativo nazionale sul recupero ai fini ciclabili delle vie d’acqua del nostro Paese.

Lo strumento, che sarà presentato ai Ministeri interessati e dei tavoli tecnici di lavoro in materia, si propone di superare le attuali difficoltà normative e di gestione per facilitare lo sviluppo di una rete ciclabile nazionale e del turismo sostenibile ad essa legato, in armonia con chi già opera lungo la rete dei corsi d’acqua.

Il documento “Indirizzi per una legge nazionale sul recupero a fini ciclabili delle vie d’acqua” ha una impostazione espressamente tecnica e contiene significative case history e utili riferimenti normativi e report di studi condotti. Il documento può essere consultato e scaricato QUI