Istat: imprese italiane si impegnano su rinnovabili ed efficientamento energetico, meno sulla circolarità

Pubblicato il rapporto Istat 2023 sulle pratiche di sostenibilità ambientale, sociale ed economica delle aziende italiane. Per quanto riguarda le prime, emerge che il 22,3% delle imprese manifatturiere adotta sempre più l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili e il 20,4% l’efficienza energetica. In termini di circolarità dei processi produttivi, oltre il riciclo dell’acqua (14,9%), l’11,8% delle imprese utilizza materie prime seconde e solo il 5,5% aderisce alla simbiosi industriale, il 5,2% riusa i rifiuti residui di produzione e il 4,7% delle imprese ricicla i materiali riprogettando i processi produttivi

epa10353827 Light sources from the production reflect on the surface of a solar module at the solar module manufacturer Meyer Burger (Industries) GmbH in Freiberg, Germany, 07 December 2022. The nearly 70 year old company Meyer Burger (Industries) GmbH produces solar panels with a 40 year expertise in photovoltaics in the Saxon city of Freiberg near Dresden. EPA/CLEMENS BILAN

Si stima che il 59,5% delle imprese manifatturiere italiane, nel 2022, abbia intrapreso azioni di sostenibilità. Tra queste, il 50,3% adotta azioni di tutela ambientale, il 44,6% di sostenibilità sociale e il 36,8% di sostenibilità economica. Lo dice il rapporto Istat 2023 sulle pratiche di sostenibilità delle aziende italiane.

Le grandi imprese sono mediamente le più attive: oltre i 4/5 delle grandi (81,5%) e soltanto il 36,1% delle piccole fanno azioni di sostenibilità.

Per quanto riguarda quelle ambientali, emerge che il 22,3% delle imprese manifatturiere adotta sempre più l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili e il 20,4% l’efficienza energetica. In termini di circolarità dei processi produttivi, oltre il riciclo dell’acqua (14,9%), l’11,8% delle imprese utilizza materie prime seconde e solo il 5,5% aderisce alla simbiosi industriale, il 5,2% riusa i rifiuti residui di produzione e il 4,7% delle imprese ricicla i materiali riprogettando i processi produttivi.

Sulla base di quanto dichiarato da tutte le imprese manifatturiere intervistate, si stima un aumento sensibile delle attività di tutela ambientale nel triennio 2023-2025. Ben il 64,5% delle imprese manifatturiere saranno attive nelle azioni di sostenibilità esaminate.

Le azioni più intraprese dalle imprese dei servizi sono: l’aumento di efficienza energetica (23,1%) e l’uso di energia da fonti rinnovabili (22,2%), segue il risparmio nel trasporto dei prodotti (19,4%). Per la circolarità, il 16,7% delle imprese utilizza materie prime seconde, il 13,3% attiva iniziative di rigenerazione/riuso di luoghi o beni culturali, il 13% ricicla l’acqua e l’8,2% aderisce alla simbiosi industriale.

Il 52,5% delle imprese dei servizi ha dichiarato di prevedere per il futuro iniziative di tutela ambientale e che l’impegno sarà maggiore in ogni azione indagata. Oltre a un impegno crescente per l’energia, si segnala l’aumento delle azioni collegate all’economia circolare.