Italia online 2025: come (e quanto) abbiamo usato la rete nei primi mesi dell’anno

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Nei primi mesi del 2025 l’Italia digitale mostra un quadro di utilizzo della rete maturo e costantemente elevato, con tempi di fruizione online prolungati e stili d’uso ormai ben definiti tra informazione, intrattenimento, e-commerce e servizi pubblici digitali. I dati ufficiali più recenti ci offrono una fotografia chiara dei punti di forza e delle criticità, tra cui le competenze digitali e la disuguaglianza tra generazioni.

Nel mese di gennaio gli utenti online in Italia erano circa 44,3 milioni, pari al 75,9% della popolazione di 2 anni o più, con una media di 73 ore e 50 minuti trascorsi online per persona. A marzo, gli utenti unici erano saliti a circa 44,6 milioni, con un uso mensile di 73 ore e 13 minuti a persona. La navigazione da mobile coinvolge ormai oltre 40 milioni di individui tra i 18 e i 74 anni.

Dal punto di vista infrastrutturale, il traffico dati è in forte crescita: nel primo trimestre del 2025 il traffico medio su rete fissa è aumentato dell’8,8% su base annua, attestandosi su circa 10,30 GB al giorno per linea, mentre il consumo medio giornaliero su SIM “human” ha raggiunto 0,92 GB, più che raddoppiando rispetto al 2021. Anche la copertura in fibra ottica (FTTH) è cresciuta del 25,3% rispetto all’anno precedente.

La velocità di connessione migliora anch’essa: all’inizio del 2025 la velocità di download mediana su mobile superava i 57 Mbps, mentre quella su rete fissa era pari a circa 89 Mbps. In termini di penetrazione, gli utenti internet in Italia sono stimati in 53,3 milioni (circa l’89,9% della popolazione), mentre i profili attivi sui social sono 42,2 milioni (71,2%). YouTube raggiunge 42,2 milioni di utenti nel mondo pubblicitario, mentre Facebook resta sotto i 30 milioni.

A livello familiare, l’ultima rilevazione ISTAT “Cittadini e ICT” riporta una presenza di internet nelle abitazioni dell’86,2%, salita al 93,4% nei nuclei con persone tra i 16 e i 74 anni. Tuttavia, nelle famiglie composte esclusivamente da anziani, l’accesso a internet in casa resta intorno al 60,6%, a indicare un persistente digital divide generazionale.

Intrattenimento, social e informazione

L’audience digitale totale resta stabile nei primi mesi del 2025, con un uso quotidiano massiccio a partire dallo smartphone. Contemporaneamente, la televisione tradizionale continua a perdere terreno: gli ascolti nel “prime time” e nell’arco della giornata sono in calo rispetto all’anno precedente, a tutto vantaggio del consumo di contenuti digitali on-demand e dei social.

E-commerce in costante espansione

Gli acquisti online continuano a crescere con ordine. Nel 2025 gli acquisti di prodotti via e-commerce superano i 40 miliardi di euro (+6%), mentre quelli di servizi raggiungono i 22 miliardi (+8%), con l’incidenza dell’online sul retail che sale all’11,2%. Amazon mantiene il suo ruolo dominante, mentre il gruppo Meta guida in termini di audience social.

Pagamenti digitali e servizi pubblici online

Digitalizzare i pagamenti sta diventando la norma: nel 2024 i pagamenti digitali hanno superato i 481 miliardi di euro (in aumento dell’8,5%), rappresentando il 43% dei consumi totali. Continui segnali confermano una crescente naturalezza nell’uso di strumenti cashless, sia online che nei punti vendita .

Anche la Pubblica Amministrazione digitale viene utilizzata in massa: a luglio 2025 le autenticazioni con SPID superano i 107 milioni solo in quel mese, testimonianza dell’ampio ricorso ai servizi pubblici online.

Competenze digitali e adozione dell’AI

Il vero ostacolo alla piena maturità digitale degli italiani sembra essere la preparazione. Secondo ISTAT, solo l’8% delle imprese ha utilizzato l’intelligenza artificiale nel 2024, mentre appena il 45,8% delle persone tra i 16 e i 74 anni possiede competenze digitali almeno di base. Questo dato è inferiore alla media europea e rappresenta un freno significativo all’evoluzione qualitativa dell’uso della rete .

Un ambito delicato: i giochi online

Quando si affronta il tema dell’intrattenimento digitale, non si può ignorare anche la componente dei giochi online, un settore normato in Italia dove la normativa è chiara e articolata. 

Sebbene i dati più aggiornati sulla spesa siano talvolta poco tempestivi, una fetta significativa di utenti ricerca informazioni e approfondimenti su meccaniche e fornitori: un esempio naturale e coerente di questa tendenza la ricerca delle Play’N’Go slot, che sono tra quelle più giocate nel panorama del gaming online. È un ambito in cui l’informazione resta un elemento cruciale, da affrontare con equilibrio, tutela e responsabilità.

Verso una cittadinanza digitale più consapevole

L’Italia del 2025 naviga online con padronanza, costanza e crescente densità informativa. Le principali sfide nei prossimi mesi non riguardano l’essere “connessi”, quanto il migliorare la qualità dell’esperienza digitale: promuovere competenze, garantire accessibilità e sicurezza, potenziare la trasparenza – anche in comparti regolati – sono elementi essenziali per costruire una vera cittadinanza digitale.

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