L’acqua sbarca sui mercati finanziari. Entro la fine del 2020 via libera alle speculazioni sul prezzo

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La finanza ipoteca il diritto di fare profitti sui mercati finanziari con il prezzo dell’acqua, per ora solo in California, ma la porta è spalancata alla speculazione mondiale con buona pace dell’Onu e dei diritti fondamentali e universali dell’uomo

“Si rompe così un tabù: anche l’acqua, il bene più prezioso insieme all’aria, diventerà una commodity e sarà influenzata dalla speculazione finanziaria, che potrà quindi speculare sulla siccità e sulle crisi idriche”. Così Alessandro Galliani sul sito dell’agenzia di stampa Agi annuncia l’imminente arrivo sui mercati finanziari statunitensi del bene più prezioso al mondo.

Entro la fine del 2020 CME Group (la più grande piazza finanziaria dei contratti a termine del mondo) lancerà il suo nuovo contratto future sull’indice Nasdaq Veles California Water (NQH2O), un mercato che in California vale – in attesa di una revisione normativa, vale circa 1,1 miliardi di dollari americani.

Il CME Group afferma che i futures del NQH2O forniranno agli utenti di acqua agricola, commerciale e municipale una maggiore trasparenza, determinazione dei prezzi e trasferimento del rischio, il che può aiutare ad allineare in modo più efficiente l’offerta e la domanda di questa risorsa vitale, e quindi stabilirne il prezzo al consumatore finale.

“Con quasi due terzi della popolazione mondiale che dovrebbe affrontare la carenza d’acqua entro il 2025, la scarsità d’acqua rappresenta un rischio crescente per le imprese e le comunità in tutto il mondo, e in particolare per il mercato dell’acqua della California da 1,1 miliardi di dollari”, afferma Tim McCourt (CME Group Global Head of Equity Index and Alternative Investment Products). “Lo sviluppo di strumenti di gestione del rischio che affrontino le crescenti preoccupazioni ambientali è sempre più importante per CME Group. Questo nuovo e innovativo contratto per l’acqua si basa sulla nostra forte partnership con il Nasdaq, nonché sulla nostra comprovata esperienza di 175 anni nell’aiutare gli utenti finali e altri partecipanti al mercato a gestire rischio nei mercati delle materie prime essenziali, tra cui agricoltura, energia e metalli “.

Per Rostin Behnam, commissario presso la Commodity Futures Trading Commission che supervisiona i mercati dei derivati degli Stati Uniti, spiega che questi prodotti finanziari legati al prezzo dell’acqua saranno vitali per aiutare le imprese e gli investitori a gestire il rischio sempre più drammatico legati ai cambiamenti climatici, sottolineano la crescente attenzione da parte delle autorità di regolamentazione sull’impatto dell’ambiente sulla stabilità del sistema finanziario mondiale.

Insomma nonostante nel 2010 l’Onu abbia inserito l’accesso all’acqua potabile tra i “diritti umani universali e fondamentali“, dopo dieci anni a fare la prima mossa sono stati i mercati finanziari ipotecando di fatto il diritto a fare profitti su un bene universale e fondamentale come l’acqua.