“Le scienze del clima per un futuro resiliente”, si chiude la Conferenza annuale della SISC a Milano

L'evento, che si è svolto presso la sede di Regione Lombardia, è co-organizzato per la prima volta con Fondazione Lombardia per l’Ambiente e Regione Lombardia, insieme al Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e con il supporto di EAERE (European Association of Environmental and Resource Economists). Si chiude con una tavola rotonda aperta al pubblico con un confronto tra scienziati ed esponenti locali delle politiche ambientali, dal titolo “Adattamento ai cambiamenti climatici: confronto tra scienze e pratica nel contesto italiano”

Dal 22 al 24 novembre si è tenuta a Milano la Conferenza annuale della Società Italiana per le Scienze del Clima (SISC) sui temi dell’impatto e dell’adattamento ai cambiamenti climatici. La conferenza è mirata quest’anno al confronto fra scienziati, economisti e decisori positivi sulle tematiche relative all’adattamento, la gestione del rischio e la costruzione di una società resiliente. 

L’evento, che si è svolto presso la sede di Regione Lombardia, è co-organizzato per la prima volta con Fondazione Lombardia per l’Ambiente e Regione Lombardia, insieme al Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e con il supporto di EAERE (European Association of Environmental and Resource Economists). Si chiude con una tavola rotonda aperta al pubblico con un confronto tra scienziati ed esponenti locali delle politiche ambientali, dal titolo “Adattamento ai cambiamenti climatici: confronto tra scienze e pratica nel contesto italiano”.

“Il messaggio politico e quello scientifico dovrebbero viaggiare in sintonia per affrontare l’emergenza in corso e salvaguardare i cittadini dalle derive irreparabili causate da ulteriori emissioni climalteranti dovute ai combustibili fossili. Ognuno con le proprie competenze e responsabilità e nel rispetto reciproco dei differenti ruoli”, dice Maria Cristina Facchini, Presidente di SISC. “La responsabilità delle attività dell’uomo sul riscaldamento del clima e i rischi connessi risulta da migliaia di pagine di letteratura scientifica, oltre che dai Rapporti IPCC, l’organismo delle Nazioni Unite per la valutazione del cambiamento climatico, e non è l’espressione della opinione del singolo. Per invertire la rotta e preparare le nostre società e territori ai rischi climatici che già stiamo conoscendo dobbiamo agire compatti e tempestivamente, con il massimo di consapevolezza scientifica e tecnica sul da farsi”, conclude Facchini. 

“Durante l’ultimo anno abbiamo vissuto nel nostro territorio alcuni degli impatti più severi del cambiamento climatico, come la siccità e le ondate di calore dell’estate scorsa e le tempeste dell’inizio autunno”, afferma Fabrizio Piccarolo, Direttore di Fondazione Lombardia per l’Ambiente.  “La necessità di un’azione concreta, è più urgente che mai. Per poter individuare le soluzioni migliori per l’adattamento ai cambiamenti climatici abbiamo bisogno di collaborazione e scambio di conoscenza. Questa conferenza è una straordinaria opportunità per un confronto tra la scienza, la politica e la società”, conclude Piccarolo.