Legambiente Veneto ha presentato il rapporto Comuni Ricicloni 2022

Secondo il rapporto, sono 159 i comuni rifiuti free e 132 quelli riciclino: l'altra metà del Veneto deve ancora migliorare. Tra i Comuni capoluogo di Provincia, Treviso è l'unico a essere rifiuti free, Verona è in coda alla classifica

Legambiente Veneto Comuni Ricicloni

Nel Rapporto Comuni Ricicloni Veneto che Legambiente stila ogni anno, vengono analizzati i dati di ARPAV che, con un lavoro molto attento, fotografano la situazione dei rifiuti urbani. Dal Rapporto 2022 emerge che il 2021 ha visto una graduale uscita dalla pandemia e una forte ripresa economica, fattori che hanno portato a una maggiore produzione di rifiuti pari a 43 mila tonnellate, rispetto l’anno precedente, rimanendo comunque al di sotto dei valori raggiunti nel 2019.

“È chiaro che per evitare un aumento continuo della produzione dei rifiuti diventa necessario investire sulle politiche di riduzione: incentivando i percorsi di preparazione al riutilizzo e la diffusione centri del riuso, e legiferando ponendo al centro normative sull’eco-design quindi insistere sull’applicazione ed il rafforzamento del “pacchetto” di direttive europee sull’economia circolare” è lo sprono di Legambiente Veneto ai Comuni ed ai diversi livelli di governo.

I “Comuni rifiuti free” per Legambiente Veneto sono quelli che raggiungono una quantità di secco a smaltimento inferiore ai 75 kg per abitante all’anno in questo valore oltre alla RUR (Rifiuto Urbano Residuo) sono compresi anche delle percentuali di scarto dovuto alla qualità della RD.

La medaglia d’oro di questa speciale classifica la vince il comune di Refrontolo con soli 39 kg pro-capite non riciclati e con una raccolta differenziata del 92%, seguito da altri 2 comuni del trevigiano: San Biagio di Callalta e Cappella Maggiore, entrambi con 42 kg abitante di rifiuto a smaltimento e una raccolta differenziata del 90%.

ComuneAbitantiPUB SECCO AB/EQ%RD
Refrontolo    1.7323992
San Biagio di Callalta12.8804290
Cappella Maggiore    4.6854291

Tra i comuni sopra i 15000 abitanti spiccano le performance di Vedelago, Preganziol e Paese sempre del trevigiano.

ComuneProvAbitantiSECCO A SMALTIMENTO KG/AB_EQ%RD
VedelagoTV    16.6244689
PreganziolTV    16.9614991
PaeseTV    22.1284990
VillorbaTV    17.6986689
NegrarVR    16.7576887
OderzoTV    20.1777087
Vittorio VenetoTV    27.4217287
PescantinaVR    17.5317586

Per quanto riguarda i Comuni più popolosi il primato va a Montebelluna che con 62 kg abitante a smaltimento e il 90% di raccolta differenziata; seguono Castelfranco Veneto, Mira, Conegliano e Treviso.

Ed è proprio Treviso l’unico Comune capoluogo di Provincia che ottiene il titolo più ambito:  un risultato che dimostra come anche in città complesse si possono raggiungere obiettivi ambiziosi.

Le città sopra i 100mila abitanti (Padova, Venezia, Verona e Vicenza) sebbene rappresentino il 17% degli abitanti del Veneto, incidono sulla produzione di rifiuti per il 30%. In quasi tutti questi comuni negli ultimi anni si è visto un miglioramento, ma non ancora sufficiente: solo Vicenza raggiunge una percentuale di raccolta differenziata superiore al 70%, valore che riteniamo debba essere il minimo obiettivo per queste città. Il capoluogo di provincia che invece stenta a migliorare è Verona che da sola è responsabile del 10% (62.803 tonnellate/anno) del rifiuto che va a smaltimento in Veneto.

ComuneAbitantiSECCO A SMALTIMENTO KG/AB_EQRIFIUTO PROCAPITE KG/AB_EQ% RD – DM 2021
Treviso848497544688
Belluno356578441386
Vicenza11100517561674
Rovigo4984421460267
Venezia25485021454365
Padova20942023455361
Verona25827923649055

Quest’anno un focus particolare del dossier è stato dedicato ai parchi in quanto la gestione dei rifiuti, pur non essendo una competenza diretta degli enti gestori delle aree protette, se non viene realizzata in maniera corretta comporta degli effetti negativi per questi territori, sia dal punto di vista  ambientale sia nel giudizio di chi visita questi luoghi di pregio. In Veneto sono presenti 1 parco nazionale, 5 parchi naturali regionali, 14 riserve naturali statali, 6 riserve naturali regionali e 2 zone umide di importanza internazionale, per un totale di 93.377 ettari, equivalenti al 5,1% della superficie regionale. A questi si aggiungono 9 luoghi del Veneto inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale dellUmanità istituita dallUnesco – l’organismo che ha tra i suoi principali obiettivi quello di identificare, proteggere e tutelare i tesori culturali e naturali di tutto il mondo.  

Per quanto riguarda i luoghi Patrimonio Mondiale UNESCO, è stato preso in esame il luogo denominato “Le Colline del prosecco di Conegliano Valdobbiadene” essendo l’unico sito Patrimonio Mondiale ad insistere su più Comuni nella stessa provincia. Vengono premiati quindi come Ricicloni i parchi che conseguono lobiettivo del Piano Rifiuti Veneto ovvero un rifiuto urbano residuo inferiore a 80 kg per abitante e una percentuale di RD di almeno 84%. Le Colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene guadagnano invece il titolo di Rifiuti Free” con una produzione di rifiuto a smaltimento inferiore a 75 kg procapite.

 TipoSECCO A SMALTIMENTO kg/ab_eq% RD
Parco del SileRegionale6987%
Parco Dolomiti BellunesiNazionale7686%
PATRIMONIO MONDIALE DELL’UMANITA’ RIFIUTI FREE
 TipoSECCO A SMALTIMENTO kg/ab_eq% RD
Colline del Prosecco di Conegliano ValdobbiadenePatrimonio dell’umanità UNESCO6487%

Quest’anno inoltre è stata introdotta la classifica dei Comuni Ricicloni, ovvero quelli che sebbene non raggiungano gli obiettivi rifiuti free, riescono comunque mantenere sotto gli 80 kg per abitante la produzione di rifiuti non differenziati. Comuni che per Legambiente vanno tenuti d’occhio e supportati ulteriormente nel loro avanzamento verso l’obiettivo “Rifiuti Free”.È necessario quindi accelerare mettendo in campo tutti gli strumenti utili affinché i Comuni Ricicloni diventino rifiuti free, ma soprattutto occorre lavorare per aumentare le performance di quel 52% dei Comuni del Veneto che ancora non raggiunge gli obiettivi, facendo frenare la corsa verso gli obiettivi di Piano che ci potrebbero consentire di chiudere la stagione delle discariche e dell’incenerimento ed avviare quella dell’economia circolare e del lavoro green che genera benessere ambientale, economico e sociale.

Il dossier è scaricabile a questo link: https://bit.ly/3XWPls8