L’espansione della Ulez di Londra può andare avanti, lo ha deciso l’Alta Corte britannica

Un ricorso di cinque "borghi" londinesi aveva cercato di bloccare l'estensione a tutti i 33 distretti della capitale inglese della più grande zona a basse emissioni d'Europa, sostenendo che il processo di consultazione pubblica fosse viziato e che il sindaco Sadi Khan, attivatore della misura nel 2019 dopo l'ideazione da parte di Boris Johnson, avesse ecceduto nei suoi poteri. Il giudice ha invece stabilito che la decisione del sindaco di espandere Ulez fosse "coerente con i suoi poteri" e che erano state fornite "informazioni sufficienti" nella consultazione pubblica

L’espansione della Ulez, la zona a basse emissioni di Londra, può andare avanti. Lo ha stabilito il 28 luglio l’Alta Corte britannica, che ha respinto un ricorso legale al piano di allargamento per quella che è già la più grande low emissions zone d’Europa.

Un ricorso di cinque “borghi” londinesi aveva cercato di bloccare l’estensione a tutti i 33 distretti della capitale inglese, sostenendo che il processo di consultazione pubblica fosse viziato e che il sindaco Sadi Khan, attivatore della misura nel 2019 dopo l’ideazione da parte di Boris Johnson, avesse ecceduto nei suoi poteri. Il giudice Jonathan Swift ha invece stabilito che la decisione del sindaco di espandere Ulez fosse “coerente con le sue prerogative” e ha aggiunto che nella consultazione pubblica fossero state fornite “informazioni sufficienti”.

La low emissions zone di Londra originariamente copriva il centro città ed era già stata ampliata una volta nel 2021 alle strade circolari nord e sud che circondano il cuore della città. Impone una tariffa giornaliera, sette giorni su sette e 24 ore su 24, di 12 sterline e 50 ai conducenti dei veicoli più vecchi e inquinanti (tendenzialmente con motore a benzina costruiti prima del 2006 e diesel costruiti prima del 2016). Secondo Khan la nuova espansione, che dovrebbe partire il 29 agosto, allargherebbe il pagamento a circa 200.000 veicoli sui circa 2,3 milioni che circolano sulle strade di Londra in un giorno medio.

Khan è stato oggetto di crescenti pressioni politiche nei giorni scorsi, anche all’interno del suo stesso partito, per ripensare l’allargamento. A protestare contro la misura non sono stati solo consiglieri e funzionari conservatori, ma anche quelli laburisti, che parlano di “rabbia diffusa tra gli elettori”.

Il sindaco ha invece accolto con soddisfazione la decisione della Corte, definendola “fondamentale” e sottolineando che “la decisione di espandere Ulez è stata molto difficile e non l’ho presa alla leggera. Continuo a fare tutto il possibile per rispondere a qualsiasi preoccupazione che i londinesi possano avere”.