Libro bianco sulla donazione di eccedenze alimentari: cause, impatti e contrasto allo spreco alimentare in Italia

Promosso da Fondazione Valore e realizzato da Martina Boanazza e Gianluca Salvatori di Euricse, il libro bianco mette a nudo le cause e gli impatti economici, sociali e ambientali dello spreco alimentare per concludersi sull’analisi approfondita di alcuni dei principali attori italiani che ogni giorno lavorano per contrastare il fenomeno

Pubblicato all’inizio dell’estate il “Libro bianco sulla donazione di eccedenze alimentari” rappresenta probabilmente uno dei più completi lavori sul contrasto al fenomeno dello spreco alimentare in Italia a nove anni dall’istituzione della legge Gadda. Gli autori Martina Bonazza e Gianluca Salvatori analizzano il fenomeno dal punto di vista della “donazione” e del ruolo del Terzo Settore ma, gioco forza, la loro analisi fa i conti con l’attuale sistema che governa la filiera agroalimentare e che rappresenta una delle principali cause dello spreco influenzando tutti i soggetti coinvolti, dal produttore al consumatore finale.

Altro punto di forza del lavoro è l’analisi approfondita di alcuni dei principali protagonisti italiani che con modalità, approcci e finalità differenti al fenomeno dello spreco, si occupano di mettere in campo azioni e politiche dal basso per contrastarlo.

Il libro bianco permette di immergersi all’interno dei casi studio analizzati così da far emergere l’impatto diretto e indiretto che queste realtà hanno sui rispettivi territori e sulla popolazione.

Lo spreco alimentare

Il tema dello spreco alimentare è oggi sempre più centrale, a causa della crescente sensibilità verso uno sviluppo sostenibile e le sue implicazioni sociali, ambientali ed economiche. In un mondo con risorse limitate, produrre eccedenze alimentari non è solo un problema etico, ma anche un fallimento di efficienza e responsabilità collettiva. Anche se legato alla libertà di scelta del consumatore, il modello attuale va ripensato per trovare un equilibrio tra abbondanza e reale bisogno.

Lo spreco alimentare colpisce profondamente l’opinione pubblica, forse anche per una memoria culturale che attribuisce al cibo un valore centrale. Il cibo, infatti, resta un indicatore di qualità della vita e accesso equo a esso è ancora una sfida per molti. Un concetto questo che emerge prepotentemente anche nel recente report di Action Aid dal titolo Fragili equilibri. I numeri della povertà alimentare tra disuguaglianze, esperienze vissute e dimensioni invisibili.

Il Libro bianco, promosso da Fondazione Valore e realizzato da Euricse, analizza il ruolo della donazione delle eccedenze alimentari a fini sociali, nove anni dopo l’introduzione della legge 166/2016. Il volume suddiviso in tre capitoli raccoglie ricerche, dati e testimonianze, con un focus particolare sul Terzo Settore, fondamentale per il recupero e la redistribuzione del cibo in eccesso.

Quantificazione e impatto dello spreco

Il testo, suddiviso in tre capitoli, dopo una panoramica sulle definizioni di perdita, spreco ed eccedenza alimentare, scava affondo nei primi due concetti soffermandosi sulla complessa tematica della loro quantificazione e dei loro impatti economici, sociali e ambientali. Il capitolo prosegue trattando le possibili prospettive di analisi e alcune delle tematiche strettamente collegate. Viene, quindi, presentato il tema delle eccedenze alimentari, indagandone cause, gestione e caratteristiche per poi porre l’attenzione sulla loro donazione. Dopo averne tracciato contesto e definizioni, l’analisi si rivolge agli attori coinvolti nel processo, alle modalità organizzative e al rapporto costi-benefici dell’attività di donazione.

Il quadro normativo

Il capitolo 2 approfondisce il quadro normativo europeo della donazione di eccedenze alimentari. Viene innanzitutto tracciata l’evoluzione della normativa europea degli ultimi quindici anni (dal 2010 ad oggi) evidenziando le tappe più rilevanti che hanno influito-sia direttamente che indirettamente – sulla tematica della food donation. Si dedica poi una sezione ad una breve analisi della legislazione dei singoli stati europei, individuandone i trend normativi.

Il contrasto in Italia

Infine, il capitolo 3 si focalizza sul contesto italiano. Si indaga innanzitutto la legislazione, analizzando sia la normativa che ha preceduto l’introduzione della L. 166/2016 che gli effetti intervenuti a seguito della sua introduzione. Vengono poi illustrate otto esperienze pratiche di realtà che si occupano quotidianamente di lotta allo spreco tramite il recupero di eccedenze alimentari. Sono esperienze tra loro differenti per estensione geografica, modalità organizzative, forme giuridiche adottate, tipologia di prodotti alimentari ritirati, ma sono tutte accomunate dalla volontà di creare consapevolezza attorno al tema dello spreco alimentare e, grazie al contributo di diversi attori, favorire una sensibile riduzione del cibo sprecato lungo la filiera alimentare. Perché, in fin dei conti, il tema dello spreco alimentare tocca tutti noi.

Questi gli enti e i progetti analizzati da Eurisce: Fondazione Banco Alimentare Onlus, Trentino Solidale – Progetto 117, Dispensa Sociale – Bergamo, Magazzini Sociali – solidarietà circolare Progetto di lo Potentino Onlus, Equoevento Onlus, Avanzi Popolo 2.0 Progetto di Aps Farina 080 ETS, RePoPP – Progetto Organico Porta Palazzo di Eco dalle Città APS, Rete RiCibo.

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