Livorno, Aamps chiede di riaprire l’inceneritore: il rifiuto risulta “non pericoloso”

Riaprire l'inceneritore di Livorno perchè le nuove analisi effettuate hanno stabilito la non pericolosità del rifiuto analizzato. Lo chiede AAMPS, la società che eroga tutti i servizi connessi alla gestione del ciclo dei rifiuti del comune toscano, che il 23 giugno aveva avviato uno "spegnimento controllato” dell’impianto (confermato da provvedimento regionale), dopo un esame sulle scorie della combustione che avevano portato ad una classificazione di possibile pericolosità del rifiuti

Riaprire l’inceneritore di Livorno perchè le nuove analisi effettuate hanno stabilito la non pericolosità del rifiuto analizzato. Lo chiede AAMPS, la società che eroga tutti i servizi connessi alla gestione del ciclo dei rifiuti del comune toscano, che il 23 giugno aveva avviato uno “spegnimento controllato” dell’impianto (confermato da provvedimento regionale), dopo un esame sulle scorie della combustione che avevano portato ad una classificazione di possibile pericolosità del rifiuti.

AAMPS informa di avere ricevuto nei giorni 18 e 20 luglio 2023 gli esiti di nuove analisi effettuate dai laboratori AGROLAB (Vicenza) e LABANALYSIS (Milano) sui residui post combustione e il risultato ribalterebbe le precedenti conclusioni: “effettuate con una verifica puntuale di ogni passaggio sulle specifiche procedure a cura di ARPAT, hanno stabilito la non pericolosità del rifiuto analizzato”.

In relazione a questo AAMPS/RetiAmbiente ha inoltrato alla Regione Toscana la richiesta di revoca del provvedimento di spegnimento, interessando anche ATO TOSCANA COSTA e il Comune di Livorno, preparandosi alla riapertura dell’impianto entro la prossima settimana in attesa delle comunicazioni ufficiali a cura degli enti competenti preposti.