Maria Aresca, 96 anni a Porta Palazzo. Riflessioni su un ‘compleanno salvacibo’

Sulla "nonna Salvacibo" Maria Aresca, frequentatrice del progetto Repopp al mercato di Porta Palazzo di Torino, si trovano ormai svariati articoli e video in rete. Questo novantaseiesimo compleanno che abbiamo festeggiato il 21 ottobre 2025 aggiunge comunque alcuni elementi non solo pittoreschi ma anche di riflessione sociale

Sulla “nonna Salvacibo” Maria Aresca, frequentatrice del progetto Repopp al mercato di Porta Palazzo di Torino, si trovano ormai svariati articoli e video in rete. Questo novantaseiesimo compleanno che abbiamo festeggiato il 21 ottobre 2025 aggiunge comunque alcuni elementi non solo pittoreschi ma anche di riflessione sociale.

La cerimonia per così dire; è stata molto semplice e sobria come lo è la vita di Maria. E’ venuta un po’ a piedi e un po’ in bus da Lungodora Firenze fino al mercato, con il suo carrellino. L’attendevamo con alcune sue conoscenti che l’aspettavano festose (anche un paio di pacchetti misteriosi di regali) e con la novità di quest’anno: le cartoline da firmare come autografo. Nonostante non l’avessimo avvisata di questo imprevisto, Maria si è prestata senza problemi, anzi con un certo divertimento, a rilasciare autografi. Con una scrittura lenta e chiara, da scuola elementare (“forse di asilo” ha detto lei) e con il cognome prima del nome come usava una volta.

Poi accanto al banco Salvacibo mentre si preparava la consueta raccolta sono arrivati gli ospiti “istituzionali”: l’ assessore Paolo Chiavarino che ha “incantato” Maria con un elegante foulard, e le ha detto che lei è un esempio e un incoraggiamento per tutta la città, l’ex sindaco Valentino Castellani e la scrittrice Margherita Oggero. Il nostro giovane ma ormai sperimentato Ecomoro senegalese Boubacar Diallo ha fatto un breve comizio di elogio e auguri sottolineando in particolare due aspetti: Maria che con coraggio e forza si muove nonostante l’età, camminando per Porta Palazzo e Maria che insiste sempre sulla necessità di non sprecare. “Quando pensiamo di aver finito di raccogliere e magari stiamo per buttare o trascurare qualcosa Maria sempre insiste di non sprecare”.

Poi ci si è seduti con la festeggiata e con gli ospiti ai tavolini del Bar Ala. Le sono stati trasmessi i saluti da lontano della Presidente di Amiat e dell’Assessora all’ Ambiente. Nel suo breve discorso l’ex sindaco Castellani (Maria gli ha confessato che lei non è al corrente di chi sono i sindaci) ha parlato di quello che lo ha colpito vedendo la scena a Porta Palazzo. “Un nocciolo duro di fraternità”, una bella risorsa per la città ha visto Castellani attorno al banco. Quando era sindaco, fino al 2001 i centenari erano una quindicina, ora molti di più. “Una grande risorsa per una città di di anziani e di vecchi è di ringiovanire attraverso i giovani che arrivano da altre parti del mondo.” Margherita Oggero ci ha detto che si è commossa vedendo la scena della distribuzione Salvacibo ha citato quanto da lei scritto tempo fa su Porta Palazzo come luogo di anticipazione e al tempo stesso di integrazione”. Ci ho visto una integrazione non fittizia, una possibilità di convivenza soprattutto in questo momento di conflitti”.

Sono numerosi i temi, i contenuti di questo compleanno. Da un lato Maria è un caso più unico che raro. Chi c’è che fa due chilometri a piedi o metà in bus e metà a piedi ogni giorno da solo per andare al mercato a 96 anni? Questo è l’aspetto di primato, di record, che quasi nessuno dei media torinesi, sebbene invitati, ha colto. Solo Torino Oggi ne ha finora parlato. Dato che se ne erano già occupati chi al 94 esimo chi al 95esimo, avranno pensato che la storia è ripetitiva. Ma sono 96! Speriamo abbiano ragione e che la routine possa continuare. Gli altri temi, toccati dai nostri oratori sono la possibile interazione e assistenza reciproca tra vecchi e giovani nella città multietnica ( tra parentesi è molto raro che in Africa si arriva a questa età ma un nonno di Buba in Senegal è coetaneo di Maria) la sobrietà, la lotta allo spreco di cibo. E ancora la calligrafia preziosa e lenta di una scuola elementare degli anni 30 nel 2025 dei social, la capacità di supplire con l’intuizione alle carenze di formazione e di informazione. L’ autosufficienza. Infine le capacità espressive e comunicative di Maria, non sappiamo se considerarle rare o espressione di un mondo popolare ormai antico.

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