Materie prime critiche: nuovo Regolamento Ue per garantire approvvigionamento sicuro e sostenibile

Giovedì 16 marzo la Commissione europea ha presentato la sua proposta di Regolamento per garantire l'accesso dell'Ue ad un approvvigionamento sicuro, diversificato, sostenibile ed economicamente congruo di materie prime critiche. La nuova normativa riguarda un'ampia gamma di settori strategici, tra cui l'industria a zero emissioni nette, l'industria digitale, quella aerospaziale e la difesa. Sarà discussa e approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'Unione europea prima della sua adozione ed entrata in vigore

Materie prime critiche: nuovo Regolamento Ue

In arrivo una nuova normativa europea per garantire l’accesso dell’Ue ad un approvvigionamento sicuro, diversificato, sostenibile ed economicamente congruo di materie prime critiche. Giovedì 16 marzo la Commissione europea ha infatti presentato la sua proposta di Regolamento (tutti i link in basso, ndr) che riguarda un’ampia gamma di settori strategici, tra cui l’industria a zero emissioni nette, l’industria digitale, quella aerospaziale e la difesa.

Sebbene sia previsto un aumento drastico della domanda di materie prime critiche, l’Europa dipende molto dalle importazioni, e spesso da fornitori di paesi terzi quasi monopolistici, sottolinea Bruxelles. “Come evidenziato dalle carenze verificatesi all’indomani della pandemia e dalla crisi energetica a seguito dell’invasione dell’Ucraina, l’Ue deve attenuare i rischi per le catene di approvvigionamento connessi a queste dipendenze strategiche in modo da rafforzare la sua resilienza economica. Questo compito potrebbe pregiudicare gli sforzi dell’Unione per conseguire i suoi obiettivi climatici e digitali”.

Il regolamento proposto sarà discusso e approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea prima della sua adozione ed entrata in vigore.

Contesto e genesi del provvedimento

L’iniziativa si compone di un regolamento e di una comunicazione. Il regolamento istituisce un quadro normativo per sostenere lo sviluppo di capacità nazionali e rafforzare la sostenibilità e la circolarità delle catene di approvvigionamento delle materie prime critiche nell’UE. La comunicazione propone misure a sostegno della diversificazione delle catene di approvvigionamento mediante nuovi partenariati internazionali che si sostengono reciprocamente. L’accento è posto anche sulla massimizzazione del contributo degli accordi commerciali dell’UE, in piena complementarità con la strategia Global Gateway.

La legge sulle materie prime critiche è stata annunciata dalla presidente von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell’Unione del 2022, in cui ha esortato a risolvere il problema della dipendenza dell’UE dalle importazioni di materie prime critiche, diversificandone l’approvvigionamento, garantendone la sostenibilità e basandosi su forniture interne. Tale esortazione fa eco alla dichiarazione di Versailles del 2022, adottata dal Consiglio europeo, che sottolinea l’importanza strategica delle materie prime critiche per garantire l’autonomia strategica dell’Unione e la sovranità europea. Inoltre riprende le conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Europa e la risoluzione del Parlamento europeo del novembre 2021 per una strategia dell’UE sulle materie prime critiche.

Le misure si basano sulla valutazione della criticità del 2023, sulla relazione di previsione in materia di tecnologie strategiche e sulle azioni avviate nell’ambito del piano d’azione sulle materie prime critiche del 2020. La proposta odierna si basa sui lavori scientifici del Centro comune di ricerca (JRC) della Commissione. In coincidenza con il proprio studio prospettico, il JRC ha provveduto a modernizzare il sistema di informazione sulle materie prime che fornisce conoscenze sulle materie prime, sia primarie (estratte/raccolte) sia secondarie, ad esempio ricavate dal riciclaggio. Lo strumento contiene informazioni relative a specifici materiali e paesi, nonché a diversi settori e tecnologie e comprende analisi dell’offerta e della domanda, sia attuali che future. 

La normativa sulle materie prime critiche è presentata parallelamente alla normativa dell’UE sull’industria a zero emissioni nette, che mira ad aumentare la produzione nell’UE di tecnologie fondamentali neutre in termini di emissioni di carbonio o “a zero emissioni nette”, per garantire catene di approvvigionamento sicure, sostenibili e competitive in materia di energia pulita al fine di conseguire le ambizioni dell’UE in materia di clima ed energia.

Azioni principali interne

La normativa sulle materie prime critiche doterà l’UE degli strumenti per garantire il suo accesso a un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche, principalmente attraverso le seguenti azioni.

Definizione di priorità d’azione chiare Oltre a un elenco aggiornato di materie prime critiche, la normativa indica un elenco di materie prime strategiche, fondamentali per le tecnologie più rilevanti ai fini delle ambizioni verdi e digitali dell’Europa e per le applicazioni nel settore della difesa e dello spazio, ma a rischio di potenziali future carenze di approvvigionamento. Il regolamento incorpora nel diritto dell’UE sia l’elenco delle materie prime critiche che quello delle materie prime strategiche. Il regolamento stabilisce chiari parametri di riferimento riguardanti le capacità nazionali lungo la catena di approvvigionamento strategica delle materie prime e la diversificazione dell’approvvigionamento dell’UE entro il 2030: 

  • almeno il 10% del consumo annuo dell’UE per l’estrazione;
  • almeno il 40 % del consumo annuo dell’UE per la trasformazione;
  • almeno il 15 % del consumo annuo dell’UE per riciclaggio
  • un massimo del 65 % del consumo annuo dell’Unione di ciascuna materia prima strategica in qualsiasi fase pertinente della trasformazione può provenire da un unico paese terzo.

Creazione di catene di approvvigionamento delle materie prime critiche dell’UE sicure e resilienti La normativa ridurrà gli oneri amministrativi e semplificherà le procedure di autorizzazione per i progetti relativi a materie prime critiche nell’UE. Inoltre i progetti strategici selezionati beneficeranno di un sostegno per l’accesso ai finanziamenti e di termini di autorizzazione più brevi (24 mesi per i permessi di estrazione e 12 mesi per i permessi di trattamento e riciclaggio). Gli Stati membri dovranno inoltre sviluppare programmi nazionali per l’esplorazione delle risorse geologiche.

Garantire che l’UE possa attenuare i rischi legati all’approvvigionamento Al fine di garantire la resilienza delle catene di approvvigionamento la normativa prevede il monitoraggio delle catene di approvvigionamento delle materie prime critiche e il coordinamento delle scorte di materie prime strategiche tra gli Stati membri. Alcune grandi imprese dovranno effettuare un audit delle loro catene di approvvigionamento di materie prime strategiche, anche con una prova di stress a livello aziendale.

Investimenti in ricerca, innovazione e competenze  La Commissione rafforzerà l’adozione e la diffusione di tecnologie innovative in relazione alle materie prime critiche. Inoltre l’istituzione di un partenariato su larga scala per le competenze in materia di materie prime critiche e di un’accademia per le materie prime promuoverà le competenze in materia di coloro che lavorano nelle catene di approvvigionamento delle materie prime critiche. All’esterno, il Global Gateway sarà utilizzato come veicolo per aiutare i paesi partner a sviluppare le proprie capacità di estrazione e trasformazione, compreso lo sviluppo delle competenze.

Protezione dell’ambiente migliorando la circolarità e la sostenibilità delle materie prime critiche Il miglioramento della sicurezza e dell’accessibilità economica delle forniture di materie prime critiche deve andare di pari passo con maggiori sforzi per attenuare eventuali impatti negativi, sia all’interno dell’UE che nei paesi terzi, per quanto riguarda i diritti dei lavoratori, i diritti umani e la protezione dell’ambiente. Gli sforzi volti a migliorare lo sviluppo sostenibile delle catene del valore delle materie prime critiche contribuiranno inoltre a promuovere lo sviluppo economico nei paesi terzi nonché la governance della sostenibilità, i diritti umani, la risoluzione dei conflitti e la stabilità regionale.

Gli Stati membri dovranno adottare e attuare misure nazionali per migliorare la raccolta di rifiuti essenziali ricchi di materie prime e garantirne il riciclaggio in materie prime critiche secondarie. Gli Stati membri e gli operatori privati dovranno esaminare il potenziale di recupero di materie prime essenziali dai rifiuti di estrazione nelle attuali attività minerarie, ma anche nei siti storici di trattamento dei rifiuti minerari. I prodotti contenenti magneti permanenti dovranno soddisfare le specifiche in materia di circolarità e fornire informazioni sulla riciclabilità e sul contenuto riciclato.

Impegno internazionale

Diversificazione delle importazioni di materie prime critiche dell’Unione L’UE non sarà mai autosufficiente nell’approvvigionamento di tali materie prime e continuerà a dipendere dalle importazioni per la maggior parte del suo consumo. Il commercio internazionale è fondamentale per sostenere la produzione mondiale e garantire la diversificazione dell’approvvigionamento. L’UE dovrà rafforzare il suo impegno globale con partner affidabili per sviluppare e diversificare gli investimenti, promuovere la stabilità del commercio internazionale e rafforzare la certezza del diritto per gli investitoriIn particolare, l’UE cercherà partenariati reciprocamente vantaggiosi con i mercati emergenti e le economie in via di sviluppo, in particolare nel quadro della sua strategia Global Gateway.

L’UE intensificherà le azioni commerciali istituendo un Club per le materie prime critiche per tutti i paesi che condividono gli stessi principi e sono disposti a rafforzare le catene di approvvigionamento globali, rafforzando l’Organizzazione mondiale del commercio (OMC), ampliando la sua rete di accordi di agevolazione degli investimenti sostenibili e di accordi di libero scambio e puntando sull’applicazione delle norme per combattere le pratiche commerciali sleali.

Inoltre svilupperà ulteriormente i partenariati strategici. L’UE collaborerà con partner affidabili per promuovere il proprio sviluppo economico in modo sostenibile attraverso la creazione di catene del valore nei propri paesi, promuovendo nel contempo catene del valore sicure, resilienti, economicamente accessibili e sufficientemente diversificate per l’UE.

Per ulteriori informazioni

Regolamento europeo sulle materie prime critiche

Comunicazione

Domande e risposte

Scheda informativa

Materie prime critiche e commercio – Infografica

Azioni sulle quattro materie prime critiche – Infografica

Sistema di informazione sulle materie prime

Relazione di previsione del CCR