Medici, epidemiologi e ambientalisti scrivono a Fratin per la Direttiva Ue sulla qualità dell’aria

In vista delle discussioni finali del trilogo Ue sulla revisione della Direttiva europea sulla qualità dell'aria, in programma il 20 febbraio, Isde Italia, l’Associazione Italiana di Epidemiologia e Cittadini per l’aria hanno scritto una lettera al Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Le associazioni chiedono un impegno ad accelerare le procedure per l’approvazione della norma: "L’inquinamento atmosferico continua ad essere il più grande rischio per la salute ambientale nell’Ue. Il 97% della popolazione urbana respira aria che è considerata malsana dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Ciò si traduce in centinaia di migliaia di morti premature e centinaia di miliardi di euro di costi sanitari ogni anno"

In vista delle discussioni finali del trilogo Ue sulla revisione della Direttiva europea sulla qualità dell’aria, in programma il 20 febbraio, Isde Italia, l’Associazione Italiana di Epidemiologia e Cittadini per l’aria hanno scritto una lettera al Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Le associazioni chiedono al ministro un impegno ad accelerare le procedure per l’approvazione della norma.

“I negoziati di revisione della direttiva sulla qualità dell’aria ambiente devono essere conclusi con urgenza prima delle elezioni europee di giugno – scrivono le associazioni – Mentre continuano i negoziati sul trilogo, il Consiglio ha incluso il potenziale per esenzioni decennali dall’adesione ai valori limite di inquinamento atmosferico legalmente vincolanti, sulla base del PIL dei paesi rispetto alla media dell’Ue. Ciò potrebbe significare che quasi due terzi dei paesi dell’UE potrebbero posticipare la riduzione degli inquinanti atmosferici dannosi per la salute fino al 2040. A sua volta, ciò porterebbe inevitabilmente a crescenti disparità sanitarie nell’Ue e a una grande diversione dal valore fondamentale dell’Ue dell’uguaglianza”.

Ancora: “Il più alto numero assoluto di morti premature nel 2021 a causa di PM2.5 è stato osservato in Polonia, Romania, Italia, Spagna e Germania secondo un recente rapporto dell’EEA. Ebbene, tutti questi paesi, ad eccezione della Germania, sarebbero autorizzati a richiedere esenzioni per motivi di un PIL più basso se la norma proposta dal Consiglio passasse. L’inquinamento atmosferico continua ad essere il più grande rischio per la salute ambientale nell’Ue. Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente, il 97% della popolazione urbana respira aria che è considerata malsana dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Ciò si traduce in centinaia di migliaia di morti premature e centinaia di miliardi di euro di costi sanitari ogni anno”.

“Per questo ISDE Italia, l’Associazione Italiana di Epidemiologia e Cittadini per l’aria ha scritto questa lettera al Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin”.