Sono entrati in funzione 60 nuovi cestoni compattanti in corso Buenos Aires e corso Garibaldi, nell’ambito del programma di potenziamento degli smart bin avviato dal Comune di Milano in collaborazione con Amsa. L’operazione prevede 30 contenitori per ciascuna via, in grado di raccogliere fino a 600 litri, oltre cinque volte la capacità di un cestino tradizionale.
I dispositivi, alimentati da pannelli solari, sono dotati di sensori che monitorano in tempo reale il livello di riempimento, consentendo di ottimizzare i percorsi di svuotamento. Con questa installazione la capacità complessiva passa da 21.600 a 36.000 litri, pari a un incremento del 66%.
Una sperimentazione in aree ad alta frequentazione
Le due nuove aree sono state scelte dopo i risultati ottenuti in corso Como, per testare l’efficacia del sistema in contesti urbani molto frequentati. Secondo Amsa, i cestoni compattanti rappresentano uno strumento per migliorare la gestione dei rifiuti urbani, ridurre i traffici operativi legati agli svuotamenti e contribuire alla diminuzione delle emissioni.
L’assessora al Verde e all’Ambiente Elena Grandi ha evidenziato che la sperimentazione si inserisce nel progetto di riqualificazione di corso Buenos Aires, che prevede più spazio per pedoni, biciclette e verde urbano.
Il piano complessivo per la città
Il posizionamento degli smart bin si aggiunge a una rete cittadina di oltre 23.000 contenitori, di cui 13.000 lungo le strade e 10.000 nei parchi, con un rapporto di 1,7 cestoni ogni 100 abitanti, superiore alla media europea. Ogni contenitore viene svuotato in media 2,2 volte al giorno, per un totale di circa 198.000 interventi settimanali.
Grazie anche a iniziative di sensibilizzazione, le segnalazioni dei cittadini relative a cestini pieni o piccoli abbandoni si sono ridotte del 10% nell’ultimo anno. Nei prossimi mesi, inoltre, verranno installati nuovi sensori di riempimento nei contenitori per la raccolta differenziata all’interno dei parchi Cassinis, delle Cave, Lambretta e Verga, per estendere l’utilizzo di tecnologie di monitoraggio anche alle aree verdi.