Milano, prosegue la sperimentazione dei cestini “compattanti” nelle zone più frequentate della città

Alimentati ad energia solare, compattano i rifiuti e in questo modo arrivano ad accoglierne una quantità cinque volte superiore a quella di un normale cestino. Inoltre grazie a un sensore presente all’interno, sono in grado di avvisare tramite app quando è il momento di procedere allo svuotamento

Prosegue il test dei nuovi cestini compattanti di Amsa per le vie di Milano. Alimentati ad energia solare, compattano i rifiuti e in questo modo arrivano ad accoglierne una quantità cinque volte superiore a quella di un normale cestino. Inoltre grazie a un sensore presente all’interno, sono in grado di avvisare tramite app quando è il momento di procedere allo svuotamento. I nuovi cestini, che vanno ad aggiungersi a quelli già installati, sono stati posizionati nei pressi di via Lecco, in corso Buenos Aires/Argentina, in Corso Como, in Piazza 25 Aprile. In sostanza nelle zone della città più frequentate, soprattutto di notte, con locali e ristoranti da asporto. 

Come già preannunciato, a distanza di qualche tempo si verificheranno i risultati raggiunti da quella che per il momento rimane una sperimentazione. Se i dati saranno considerati incoraggianti si procederà ad una maggiore diffusione dei nuovi cestini.

Oltre a questi tuttavia, spiega l’assessora all’Ambiente Elena Grandi, sono in arrivo 800 nuovi contenitori a croce studiati per evitare che possano accogliere i sacchi dei rifiuti indifferenziati dei cittadini che fanno poco e male la raccolta differenziata. Negli ultimi 4 anni è stato calcolato che l’uso scorretto dei cestini stradali ha richiesto attività di smaltimento aggiuntive, con un aumento dei costi pari a 675 mila euro. 

Il comune di Milano stima che queste nuove azioni possano portare ad un incremento della raccolta pari ad 11 mila tonnellate annue tra vetro, plastica e carta.