Nuovo piano rifiuti Lombardia: obiettivo raccolta differenziata all’83% entro il 2027

La giunta regionale lombarda ha approvato il nuovo Programma di gestione rifiuti su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo. Il piano si basa sulle indicazioni dell’Atto di indirizzi approvato dal Consiglio regionale. Per quanto riguarda i rifiuti urbani, l'obiettivo è quello di arrivare entro il 2027 all'83,3% di raccolta differenziata, che attualmente è pari al 73,3% (dati 2020). Circa il 20% dei Comuni lombardi si attesta già stabilmente sopra l’80%

Martedì 24 maggio la giunta della Regione Lombardia ha approvato il nuovo Programma Regionale di Gestione rifiuti su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo. Il piano si basa sulle indicazioni dell’Atto di indirizzi approvato dal Consiglio regionale. L’obiettivo generale, comunica la Giunta, è quello di ridurre il prelievo di risorse naturali, aumentare l’efficienza nel loro utilizzo e rendere più sostenibile lo sviluppo economico.

Nel piano sono previsti programmi specifici per singole aree d’intervento, come ad esempio il programma di prevenzione, quello di gestione imballaggi e quello di riduzione dei rifiuti urbani biodegradabili. Sono inoltre presenti anche due approfondimenti per i fanghi di depurazione e per l’amianto. Infine il piano contiene il Programma Regionale di Bonifica delle aree inquinate.

Rifiuti urbani: obiettivi, dati, impianti

Per quanto riguarda i rifiuti urbani, l’obiettivo del piano è quello di arrivare entro il 2027 all’83,3% di raccolta differenziata, che attualmente è pari al 73,3% (dati 2020). Circa il 20% dei Comuni lombardi si attesta già stabilmente sopra l’80%, grazie soprattutto alla raccolta porta a porta (estesa ad oltre l’80% delle municipalità). Si stima inoltre una percentuale di riciclo media regionale pari al 54,9% (dati 2019).

Per quanto riguarda gli impianti, il complesso dell’impiantistica lombarda ha garantito la piena l’autosufficienza regionale di trattamento del rifiuto urbano, dice la Giunta. L’87% del rifiuto residuo è stato trattato all’interno della provincia di produzione, nel rispetto del principio di prossimità. Non emerge dunque, aggiunge l’amministrazione Fontana, il fabbisogno di nuova impiantistica dedicata ad incenerimento per i rifiuti urbani e speciali non pericolosi, né la necessità di imporre il decommissioning degli impianti esistenti.

Il PRGR prevede comunque l’efficientamento dei processi di selezione e riciclo con riduzione della produzione degli scarti ad essi relativi. In questo, si dice che svolgerà un ruolo chiave il prossimo sviluppo tecnologico sia nel campo della selezione dei materiali, sia nel campo dell’effettivo riciclo. L’obiettivo che la Lombardia si pone, in linea con la gerarchia europea, è la ‘discarica zero’.