“Oggi ho recuperato… cavolfiori!”. Le ricette antispreco della Carovana Salvacibo

La rubrica contro lo spreco alimentare, curata da Machi (driver della Carovana Salvacibo ma non solo) che propone trucchi e ricette per una cucina a spreco zero o quasi

Ogni mese la Carovana Salvacibo nella sola Torino recupera circa 25.000 kg di frutta e verdura che ridistribuisce ad enti del Terzo Settore cittadini (ma non solo) come la Rete Torino Solidale, mense caritatevoli, moschee, parrocchie e tutti quei soggetti che in città si occupano di contrastare l’emergenza alimentare. Questa rubrica contro lo spreco alimentare, curata da Machi (driver della Carovana ma non solo) propone trucchi e ricette per una cucina a spreco zero o quasi.

Fra la verdura più tipica del periodo invernale, ma la ritroviamo anche in estate perché così va il mondo anzi il commercio, c’è certamente il cavolfiore; il più diffuso è quello bianco ma ne esistono di svariati colori fra cui verde, arancione e viola. Il sapore varia leggermente ma il modo di cucinarlo può essere sempre lo stesso.

Spesso quando un cavolfiore viene recuperato è perché in certi punti si è annerito, ma basta eliminare la parte più superficiale con un coltello per ritrovare la parte sana, riconoscibile dal colore. Facciamo attenzione perché in certi casi il nero può essere un po’ più profondo ed è allora necessario scavare con la punta di un coltellino o eliminare direttamente quel fiore, recidendone il gambo alla base. Il resto dell’ortaggio è però ancora perfettamente commestibile, e lo stesso vale anche quando questo appare ormai poco sodo.

Del cavolfiore ogni parte è commestibile comprese le foglie ed il gambo, i quali hanno però bisogno di una cottura leggermente più lunga rispetto ai fiori in quanto più legnosi. Se voglio cuocere tutto insieme basta tagliare le foglie in pezzi piccoli e magari eliminare la parte più esterna del gambo, rivelando il cuore morbido.

Cavolfiori gratinati

Il mio modo preferito per mangiare il cavolfiore è gratinarlo in forno; gli ingredienti necessari sono:

  • cavolfiore
  • pan grattato
  • formaggio grattugiato
  • sale, olio e pepe

Procedimento

Taglio il cavolfiore cercando di separare i fiori più grandi l’uno dall’altro, quando l’acqua bolle la salo e calo la verdura. La faccio bollire per alcuni minuti (cinque minuti sono più che sufficienti) e scolo a metà cottura. A questo punto olio il fondo di una teglia da forno e vi spargo un po’ di pan grattato per creare uno strato antiaderente su cui appoggio i pezzi di cavolfiore. Mischio in una ciotolina un pugnetto di pan grattato, del formaggio grattugiato e un pizzico di pepe, poi lo spargo sul cavolfiore. Volendo si piò aggiungere altro formaggio tagliato a cubetti per insaporire ancora, o della pancetta, o altro secondo i gusti. Infine verso sopra un filo d’olio e inforno a 180° per una mezz’oretta, fin a quando lo strato sopra diventa dorato e croccante.

Con questa ricetta è possibile rendere appetitosa una verdura che spesso in pochi amano, ma che con l’aiuto di un po’ di formaggio fuso e di un po’ di croccante può piacere perfino ai bambini!