Parlamento Ue: “Promuovere rinnovabili off-shore ed eliminare sovvenzioni alle fossili per raggiungere gli obiettivi climatici”

Strasburgo ha approvato una relazione su come implementare più rapidamente l'eolico fuori dalle coste, in risposta alla Commissione europea, in cui si sottolinea che "il raggiungimento degli obiettivi climatici 2030 e 2050 richiede un dispiegamento più rapido delle energie rinnovabili off-shore". I deputati affermano tuttavia che "se le sovvenzioni ai combustibili fossili non verranno gradualmente eliminati, raggiungere gli obiettivi sarà impossibile"

Da Strasburgo arriva una spinta notevole alle fonti rinnovabili off-shore e parallelamente un monito ad eliminare i sussidi alle fonti fossili. Mercoledì 16 febbraio il Parlamento Europeo ha approvato una relazione su come implementare più rapidamente l’eolico fuori dalle coste con 518 voti favorevoli, 88 contrari e 85 astensioni.

Il rapporto, votato dagli eurodeputati in risposta a una comunicazione della Commissione europea, sottolinea che “il raggiungimento degli obiettivi climatici 2030 e 2050 richiede un dispiegamento più rapido delle energie rinnovabili off-shore, ma lo spazio marittimo e le coste devono essere gestiti in modo più sostenibile”. I deputati affermano che “un’economia a zero emissioni nette richiede l’impiego di energia rinnovabile su una scala senza precedenti e sottolineano l’urgenza di migliorare ed espandere le infrastrutture esistenti. Molti Stati membri sono in ritardo nel necessario passaggio alle energie rinnovabili”.

Gli obiettivi non si possono raggiungere senza eliminare le sovvenzioni alle fonti fossili

Secondo la Commissione europea, gli obiettivi di produzione di energia rinnovabile off-shore in tutti i bacini marittimi dell’Unione sono di almeno 60 GW entro il 2030 e di 340 GW entro il 2050. I deputati sottolineano che il costo dell’eolico off-shore è diminuito drasticamente negli ultimi due decenni (-48% tra il 2010 e il 2020), rendendolo una delle fonti di energia a prezzi più competitivi. “Tuttavia – sottolinea il Parlamento Ue – se i combustibili fossili e le sovvenzioni ai combustibili fossili non verranno gradualmente eliminati, raggiungere gli obiettivi di energia rinnovabile e limitare il riscaldamento globale a meno di 1,5°C entro la fine del secolo sarà impossibile”.

I deputati sottolineano inoltre l’importanza di abbreviare le procedure per ottenere i permessi e invitano gli Stati membri a istituire un processo trasparente e considerare l’introduzione di limiti di tempo per il rilascio ove necessario. Fanno notare altresì che “l’UE è un leader tecnologico nel settore delle rinnovabili off-shore e potrebbe aspettarsi un notevole impulso economico sostenendo la crescita della produzione di energia pulita. Il fondo NextGenerationEU offre un’opportunità unica per mobilitare capitali oltre agli investimenti privati”.

Costruire consenso attorno ai progetti eolici offshore

I deputati affermano che “i parchi eolici fuori dalle coste possono avvantaggiare la biodiversità marina se progettati e costruiti in modo sostenibile, ma devono coesistere insieme ad altre attività, come la pesca e il trasporto marittimo. Sottolineano che è necessario lavorare affinché i cittadini e le comunità accetti l’eolico off-shore e per convincerli che l’energia rinnovabile è la chiave per raggiungere l’indipendenza energetica e la sicurezza dell’approvvigionamento energetico”.

“Il voto di oggi mostra che tutti comprendiamo l’urgenza della questione – ha dichiarato il deputato Morten Petersen (Renew, DK) – Dobbiamo introdurre limiti di tempo e rimuovere le molte barriere che ancora si frappongono a un’integrazione rapida e di successo delle energie rinnovabili in Europa“.