PNRR: per l’economia circolare si punta su nuovi impianti, il 60% dei quali al centro-sud

Si legge nel testo definitivo: "Gli investimenti proposti mirano a colmare i divari di gestione dei rifiuti relativi alla capacità impiantistica e agli standard qualitativi esistenti tra le diverse regioni e aree del territorio nazionale, con l'obiettivo di recuperare i ritardi per raggiungere gli attuali e nuovi obiettivi previsti dalla normativa europea e nazionale. Per questo motivo circa il 60% dei progetti si focalizzerà sui comuni del Centro-Sud Italia"

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (qui il testo completo) stanzia per la “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica”complessivamente 68,6 miliardi – di cui 59,3 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 9,3 miliardi dal Fondo. Alla voce economia circolare e gestione dei rifiuti (da pag.163 a pag.166 del documento) si parla di riforme e investimenti. Questi ultimi “mirano a colmare i divari di gestione dei rifiuti relativi alla capacità impiantistica e agli standard qualitativi esistenti tra le diverse regioni e aree del territorio nazionale, con l’obiettivo di recuperare i ritardi per raggiungere gli attuali e nuovi obiettivi previsti dalla normativa europea e nazionale (es., 65% di raccolta differenziata al 2035, max 10% di rifiuti in discarica, di riutilizzo, recupero, ecc.). Per questo motivo circa il 60% dei progetti si focalizzerà sui comuni del Centro-Sud Italia”.

Ecco il testo:

Migliorare la capacità di gestione efficiente e sostenibile dei rifiuti e il paradigma dell’economia circolare:
Riforma 1.1: Strategia nazionale per l’economia circolare
Riforma 1.2: Programma nazionale per la gestione dei rifiuti
Riforma 1.3: Supporto tecnico alle autorità locali
Investimento 1.1: Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti
Investimento 1.2: Progetti “faro” di economia circolare