Presentati i risultati raggiunti dal Mims nel primo semestre 2022: manca la riforma del trasporto pubblico

Pur soddisfatti di alcuni risultati raggiunti, come quelli previsti nel Pnrr il ministro Enrico Giovannini non ha nascosto la delusione per la mancata approvazione di due importanti riforme, che di fatto sono state bloccate a causa della chiusura anticipata della legislatura: la nuova legge sulla rigenerazione urbana che “si interrompe all’ultimo miglio” e la riforma sul trasporto pubblico locale

Il Ministro Enrico Giovannini ha presentato alla Consulta per le politiche delle infrastrutture e della mobilità sostenibili i risultati raggiunti dal Ministero nel primo semestre del 2022, in continuità con le attività dell’anno precedente e secondo una visione strategica che prevede interventi integrati e sistemici, un nuovo modo di lavorare che tiene insieme, e in sinergia, la pianificazione, i finanziamenti, le riforme e una nuova organizzazione. Alla Consulta degli stakeholder, istituita ad aprile 2021 e periodicamente convocata per condividere la strategia, i progetti e le azioni del Mims ascoltando le diverse voci di portatori di interesse e della società civile, partecipano le associazioni di categoria, i sindacati, le organizzazioni ambientaliste e del Terzo settore.

Nei primi sei mesi dell’anno in corso le attività del Mims e gli interventi sono stati coerenti con la direttiva del Ministro emanata a gennaio 2022, che ha definito priorità politiche e obiettivi strategici. Tra i traguardi raggiunti nel primo semestre dell’anno, il Ministro ha  ricordato quelli previsti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e nel Piano nazionale complementare (Pnc) in termini di riforme e investimenti, l’accelerazione delle opere commissariate e la nomina del Commissario straordinario per gli interventi infrastrutturali per le Olimpiadi Milano Cortina 2026, l’assegnazione di 4,6 miliardi di riforme del Fondo Sviluppo e Coesione 2021-27 per investimenti in infrastrutture e mobilità, l’approvazione del Documento strategico della Mobilità ferroviaria di passeggeri e merci, l’invio al Parlamento dell’Allegato Infrastrutture al Documento di economia e finanza 2022. Il Ministro ha poi ricordato la pubblicazione di importanti rapporti che hanno fornito una base scientifica per le azioni del dicastero, tra cui quello sui cambiamenti climatici in relazione alla mobilità e alle infrastrutture, sugli strumenti finanziari legati alla sostenibilità, sulla decarbonizzazione nei trasporti, sul nuovo modello di mobilità locale sostenibile. 

“Mi auguro che di questi Rapporti si tenga conto anche per le decisioni future, perché sono basati su dati e analisi approfondite”, ha sottolineato Giovannini non nascondendo la delusione per la mancata approvazione di due importanti riforme, che di fatto sono state bloccate a causa della chiusura anticipata della legislatura: la nuova legge sulla rigenerazione urbana che “si interrompe all’ultimo miglio” e la riforma sul trasporto pubblico locale. Nel periodo considerato nella sua relazione, il Ministro ha ricordato che il Mims ha fatto fronte a importanti emergenze, tra cui quelle legate all’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione e dell’energia, prevedendo risorse aggiuntive per 9,5 miliardi per far sì che le nuove gare, soprattutto quelle per la realizzazione delle opere del Pnrr, non vadano deserte e per compensare le imprese già aggiudicatarie di contratti pubblici.

“Ci aspettano ancora, presumibilmente, tre mesi di lavoro. Il mio impegno personale – ha detto ancora il Ministro – è di completare l’emanazione dei decreti attuativi e degli altri atti di ordinaria amministrazione, secondo quando indicato nella direttiva del Presidente del Consiglio”. Il Ministro Giovannini ha chiesto quindi ai partecipanti alla Consulta di far pervenire le proprie osservazioni e i propri contributi e proposte, sia di natura strategica che specifiche, per elaborare un dossier da utilizzare nel passaggio di consegne al nuovo responsabile del Dicastero, evidenziando “il senso di grande collaborazione che ha caratterizzato questi mesi di lavoro”.