Pubblicati i nuovi Criteri Ambientali Minimi (CAM) per la gestione dei rifiuti urbani

I nuovi CAM per i servizi di igiene urbana entreranno in vigore il 3 dicembre 2022 e sostituiscono i precedenti Criteri contenuti nel decreto ministeriale 13 febbraio 2014. Disciplinano tutti gli aspetti che caratterizzano l'affidamento del servizio, dalla raccolta e trasporto dei rifiuti, alla pulizia e spazzamento, dalla fornitura di contenitori e sacchetti, alla fornitura di veicoli, macchine mobili non stradali e attrezzature

I nuovi Criteri Ambientali Minimi (CAM) per i servizi di igiene urbana sono legge, entreranno in vigore a fine 2022 e sostituiscono i precedenti CAM relativi ai rifiuti urbani contenuti nel decreto ministeriale 13 febbraio 2014.

I criteri ambientali minimi, ricordiamo, sono dei requisiti definiti dal Ministero della Transizione ecologica volti a indirizzare le scelte della Pubblica Amministrazione su prodotti e servizi e a più elevato valore di sostenibilità.

Sulla Gazzetta ufficiale n. 182 del 5/8/2022 è stato pubblicato il nuovo DM della Transizione ecologica 23 giugno 2022: il provvedimento stabilisce precisamente i “Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, della pulizia e spazzamento e altri servizi di igiene urbana, della fornitura di contenitori e sacchetti per la raccolta dei rifiuti urbani, della fornitura di veicoli, macchine mobili non stradali e attrezzature per la raccolta e il trasporto di rifiuti e per lo spazzamento stradale”.

I nuovi Criteri entreranno in vigore dopo 120 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, quindi il 3 dicembre 2022.

Obiettivi dichiarati delle nuove disposizioni sono quelli di prevenire la produzione di rifiuti e massimizzare la quantità e la qualità della raccolta differenziata, ma anche diffondere beni riciclabili e contenenti materiale riciclato e ridurre gli impatti del trasporto anche promuovendo innovazioni tecnologiche per i mezzi utilizzati e la loro gestione.

I CAM, inoltre, promuovono la realizzazione di filiere del riciclo attraverso la collaborazione con enti di ricerca, premiando gli offerenti che si impegnano ad attuare sistemi di micro raccolta per specifiche frazioni di rifiuti da avviare al riutilizzo o riciclo attraverso la stipula di accordi e convenzioni con soggetti collettivi pubblici o privati, e che garantiscono la raccolta differenziata e l’avvio a riciclo di specifiche categorie di rifiuto ulteriori rispetto a quelli indicate dalla normativa (D.Lgs. 152/2006).

Particolare attenzione è posta alla valorizzazione della frazione organica attraverso la promozione del compostaggio domestico, di comunità e locale; inoltre, premiano l’utilizzo di plastica derivante da raccolta differenziata (ad es. per i contenitori e i sacchetti per la raccolta dei rifiuti) allo scopo di dare uno sbocco di mercato a questa frazione ancora di difficile gestione. I criteri sulle caratteristiche tecniche dei veicoli e attrezzature, infine, sono finalizzati a sostenere l’innovazione e la competitività delle imprese che investono nel settore ambientale, oltre a ridurre l’impatto del servizio.