Regolamento imballaggi, oltre 500 gli emendamenti presentati per il voto al Parlamento europeo

Sono oltre 500 gli emendamenti sul Regolamento imballaggi presentati per il voto in plenaria al Parlamento europeo previsto per mercoledì 22 novembre. Lo ha detto parlando ai giornalisti Pascal Canfin, presidente della commissione ENVI (dove il testo della norma è stato approvato il 24 ottobre) . I deputati italiani cercano di ottenere l'esenzione dai target di riuso per i Paesi particolarmente virtuosi sul riciclo e l'abolizione dei divieti per diversi tipi di confezioni monouso. Ma nei giorni scorsi è spuntata anche l'eccezione francese

epa08840565 A view of EU flags next to the European Commission in Brussels, Belgium, 25 November 2020. EPA/STEPHANIE LECOCQ

Sono oltre 500 gli emendamenti sul Regolamento imballaggi presentati per il voto in plenaria al Parlamento europeo previsto per mercoledì 22 novembre. Lo ha detto parlando ai giornalisti Pascal Canfin, presidente della commissione ENVI (dove il testo della norma è stato approvato il 24 ottobre) e in Italia lo riporta l’Ansa.

I deputati italiani cercano di ottenere l’esenzione dai target di riuso per i Paesi particolarmente virtuosi sul riciclo e l’abolizione dei divieti per diversi tipi di confezioni monouso. Ma nei giorni scorsi è spuntata anche l’eccezione francese.

Gli eurodeputati transalpini di Renew, tra cui lo stesso Canfin e l’ex presidente dei giovani agricoltori europei Jeremy Decerle, hanno presentato emendamenti per far sì che le scatole di legno per gli alimenti, ampiamente utilizzate in Francia per prodotti che vanno dal Camembert alle ostriche, siano esentate dagli obiettivi di riciclo. Anche i target di contenuto riciclato nella plastica sono motivo di divisione poichè ritenuti troppo alti per molti eurodeputati.

Secondo gli ultimi dati Eurostat, il tasso di circolarità dei materiali Ue, cioè la quota di risorse provenienti da materiali di scarto che vengono riutilizzate in nuovi prodotti, ristagna all’11,5%, un livello di appena otto decimi di punto superiore a quello del 2010.

Intanto l’esame del testo del regolamento accelera in Consiglio Ue, con la presidenza spagnola determinata a raggiungere una posizione comune tra gli Stati nella riunione dei ministri dell’Ambiente del 18 dicembre. Gli esperti nazionali hanno iniziato oggi la discussione su un nuovo testo di compromesso e le singole delegazioni hanno pochi giorni per inviare i loro commenti scritti. Una volta che l’Europarlamento avrà approvato la sua posizione e che il Consiglio avrà fatto la stessa cosa potranno iniziare i negoziati tra le istituzioni Ue per arrivare a un accordo su un testo condiviso e quindi al varo definitivo della nuova normativa.

La politica italiana

Del Regolamento imballaggi si è parlato qualche giorno fa in occasione in un briefing coi giornalisti organizzato dall’ufficio italiano del Parlamento europeo.

La normativa richiede “un approccio bilanciato che dica sì al riuso ma sì anche al riciclo senza approcci estremi”, ha commentato l’eurodeputata del Partito democratico Camilla Laureti.

“Bene andare verso il riuso degli imballaggi, ma la Commissione Ue dia un messaggio coerente: l’Italia ha fatto passi indietro, e questo lo si vede quando alle zuccheriere si è tornati a preferire le bustine di zucchero, e alle oliere sono state preferite le mini bottiglie”, ha lamentato l’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Pietro Fiocchi. “Lo sforzo era stato fatto per far fronte alle scelte adottate proprio dell’Ue, ma ora si cambia direzione con la normativa”, ha spiegato l’europarlamentare.

Sul tenore del dibattito è intervenuta anche Maria Angela Danzì, eurodeputata del M5s, che ha sottolineato come “sul packaging gli eurodeputati sono stati sottoposti a una pressione indecente dalle lobby”.

(ansa)