Regolamento imballaggi votato in Commissione ENVI, ora palla al Parlamento | Le novità

Tra le proposte una delle più importanti è il divieto di vendere borse di plastica molto leggere (sotto i 15 micron), a meno che non siano necessarie per motivi igienici o fornite come imballaggio primario per alimenti sfusi. Per la plastica biobased invece si chiede che la Commissione Ue entro la fine del 2025 valuti la possibilità di proporre obiettivi e criteri di sostenibilità, per un materiale definito "risorsa chiave per defossilizzare l’economia della plastica". Per quanto riguarda invece il tema del riutilizzo, molto discusso in Italia, i deputati ENVI dicono che gli imballaggi riutilizzabili dovrebbero soddisfare una serie di criteri, compreso un numero minimo di volte in cui possono essere riutilizzati (da definire in una fase successiva)

Regolamento imballaggi Commissione ENVI
Ansa

Martedì 24 ottobre la Commissione Ambiente del Parlamento Europeo ha approvato a maggioranza (56 voti a favore, 23 contrari e 5 astensioni) la posizione sulla proposta di Regolamento su imballaggi e rifiuti da imballaggio presentata dalla Commissione Ue in sostituzione della Direttiva in vigore dal 1994. La posizione sarà votata dal Parlamento durante la seconda sessione plenaria di novembre.

La relatrice del provvedimento, Frédérique Ries (Renew, BE), ha dichiarato: “La commissione ENVI inviato un messaggio forte a favore di una revisione completa del mercato europeo degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio. Non può esistere una politica efficace di riciclaggio o riutilizzo senza imballaggi sicuri, motivo per cui il divieto di sostanze chimiche dannose aggiunte intenzionalmente rappresenta una grande vittoria per la salute dei consumatori europei. Abbiamo inoltre garantito che le ambizioni ambientali incontrassero la realtà industriale, con una relazione incentrata sull’innovazione e prevedendo una deroga per le imprese con meno di dieci dipendenti”.

Tra le proposte contenute nella posizione approvata, una delle più importanti è il divieto di vendere borse di plastica molto leggere (sotto i 15 micron), a meno che non siano necessarie per motivi igienici o fornite come imballaggio primario per alimenti sfusi, alfine di prevenire gli sprechi alimentari.

Oltre agli obiettivi generali di riduzione degli imballaggi proposti nel regolamento, i deputati della Commissione propongono di fissare obiettivi specifici di riduzione dei rifiuti per gli imballaggi in plastica (10% entro il 2030, 15% entro il 2035 e 20% entro il 2040). Inoltre la parte in plastica dell’imballaggio dovrebbe contenere percentuali minime di contenuto riciclato a seconda del tipo di imballaggio, con obiettivi specifici fissati per il 2030 e il 2040.

Per quanto riguarda la plastica biobased, si chiede che la Commissione Ue entro la fine del 2025 valuti la possibilità di proporre obiettivi e criteri di sostenibilità, per un materiale definito “risorsa chiave per defossilizzare l’economia della plastica”.

Riutilizzo imballaggi

Per quanto riguarda il tema del riutilizzo, molto discusso in Italia, i deputati ENVI vogliono fare una distinzione e chiarire i requisiti relativi agli imballaggi da riutilizzare o ricaricare. Gli imballaggi riutilizzabili dovrebbero soddisfare una serie di criteri, compreso un numero minimo di volte in cui possono essere riutilizzati (da definire in una fase successiva). I distributori finali di bevande e cibi da asporto nel settore HORECA dovrebbero offrire ai consumatori la possibilità di portare il proprio contenitore. Le richieste da parte di alcuni eurodeputati italiani di introdurre esenzioni dai divieti e dalle quote di riutilizzo Non sono invece passate le richieste, provenienti da alcuni eurodeputati italiani, di introdurre delle esenzioni dai divieti e dalle quote di riutilizzo.

Bandire le “sostanze chimiche per sempre” negli imballaggi alimentari

I deputati vogliono inoltre vietare l’uso delle cosiddette “sostanze chimiche per sempre” aggiunte intenzionalmente (sostanze alchiliche per e polifluorurate o PFAS) e del bisfenolo A negli imballaggi a contatto con gli alimenti. Queste sostanze sono ampiamente utilizzate per rendere ignifughi o impermeabilizzare gli imballaggi, in particolare gli imballaggi alimentari in carta e cartone, e sono state associate a una serie di effetti nocivi sulla salute.

Altre misure proposte

Sono stati anche proposti maggiori requisiti affinché tutti gli imballaggi nell’Ue siano considerati riciclabili, con la Commissione incaricata di adottare criteri per definire gli imballaggi “progettati per il riciclaggio” e “riciclabili su scala”;
I paesi dell’Ue dovrebbero garantire che il 90% dei materiali contenuti negli imballaggi (plastica, legno, metalli ferrosi, alluminio, vetro, carta e cartone) venga raccolto separatamente entro il 2029. I fornitori di servizi online sarebbero vincolati agli stessi obblighi di responsabilità estesa del produttore dei produttori.