Resta aperta la discarica di Albano dove Roma conferisce 1.100 tonnellate di indifferenziato al giorno

Lo ha deciso il Tar del Lazio, respingendo la domanda di sospensione cautelare dell’ordinanza della Città metropolitana di Roma, avanzata dal sindaco Massimiliano Borelli. Per i giudici “continua a essere indimostrato che il conferimento in discarica disposto dagli atti impugnati sia causa di un eventuale aggravamento del danno ambientale, o di pregiudizio per la salute delle persone”. Soddisfatto Gualtieri, amareggiati i sindaci della zona

Il passaggio del primo camion durante la protesta dei residenti contro la discarica di Albano Laziale destinata ad accogliere i rifiuti di Roma, Roma, 2 agosto 2021. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Fino al 15 novembre la discarica di Albano Laziale, dove Roma conferisce parte dei suoi rifiuti, non chiuderà. Lo ha deciso il Tribunale amministrativo del Lazio, respingendo la domanda di sospensione cautelare dell’ordinanza della Città metropolitana di Roma, avanzata dal sindaco Massimiliano Borelli. Per i giudici “continua a essere indimostrato che il conferimento in discarica disposto dagli atti impugnati sia causa di un eventuale aggravamento del danno ambientale, o di pregiudizio per la salute delle persone”.

Il ricorso, sostenuto anche dal vicino Comune di Ardea, chiedeva l’annullamento dell’ordinanza con cui il sindaco Roberto Gualtieri, per far fronte alla cronica emergenza rifiuti della Capitale, aveva prorogato l’apertura del sito in località Roncigliano fino al 15 novembre, data in cui dovrebbe esaurirsi l’ultimo invaso disponibile. Una decisione che aveva suscitato le proteste di cittadini e associazioni che si oppongono da tempo alla riapertura dell’impianto.

Per altri due mesi circa, Roma potrà quindi continuare a conferire le sue 1.100 tonnellate al giorno di scarti indifferenziati nella discarica a sud della Capitale. “Eravamo convinti della giustezza e della fondatezza dei nostri atti – ha detto Roberto Gualtieri -. Quindi è una decisione che ovviamente salutiamo positivamente, che ci aspettavamo e che dimostra che si va avanti nel gestire questa emergenza, che naturalmente richiede interventi strutturali come la realizzazione di impianti”.

Chiaramente contrariato invece il sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini: “Apprendo con stupore e amarezza l’esito dell’ordinanza cautelare resa dal Tar del Lazio relativa alla discarica di Roncigliano, soprattutto per quanto riguarda le motivazioni inserite nella decisione adottata – ha commentato – Garantisco che continueremo a tutelare, in ogni sede e con qualsiasi strumento che avremo a disposizione, la salute e i diritti dei nostri cittadini, per mettere fine a questo atto d’imperio di Roma che continua a sversare i propri rifiuti sui nostri confini. La tutela della popolazione è al primo posto fra le priorità dell’Amministrazione Comunale”.