Riciclo plastica, la filiera chiede alla Ue misure urgenti “per evitare il collasso”

Ventotto associazioni europee, tra cui Assorimap, hanno inviato una lettera alla Commissione europea per chiedere interventi urgenti a sostegno del settore. La produzione è in calo, la capacità di riciclo minacciata e l’industria chiede misure su importazioni, energia e controlli doganali

Riciclo plastica filiera Ue

Il settore del riciclo della plastica in Europa ha inviato un appello alla Commissione europea. Una lettera firmata da 28 associazioni, tra cui Assorimap, chiede un intervento rapido per contrastare la crisi che interessa la filiera e per garantire la competitività industriale.

I numeri della crisi

Nel 2023 la produzione europea di plastica ha registrato un calo dell’8,3%. Entro la fine dell’anno è stimata la chiusura di impianti per una capacità pari a quasi 1 milione di tonnellate. La quota di mercato globale dell’Europa è scesa dal 22% al 12% in meno di vent’anni, segnando una contrazione significativa.

Le sei raccomandazioni

Nella lettera indirizzata alla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, la filiera ha indicato sei priorità. Tra queste figurano maggiori controlli sulle importazioni a basso costo, nuove misure doganali, azioni per ridurre il costo dell’energia e interventi a sostegno della capacità produttiva.

La posizione italiana

Il presidente di Assorimap, Walter Regis, ha ribadito che le richieste del settore non possono essere rinviate. L’associazione italiana si dichiara pronta a collaborare con il Governo e con le istituzioni comunitarie per tradurre le proposte in azioni concrete.

Una questione industriale e ambientale

Secondo le associazioni, la tenuta della filiera del riciclo è essenziale per la competitività europea e per il raggiungimento degli obiettivi di green economy. Senza misure adeguate, l’intero sistema industriale rischia di subire contraccolpi con conseguenze dirette anche sulla transizione ambientale.

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