Si è tenuto il 23 luglio, nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, il convegno “Riciclo: una sfida di valore”, promosso da Cisambiente Confindustria con la partecipazione del Vicepresidente della Camera Fabio Rampelli e del Segretario della Commissione Ambiente Massimo Milani. Tra i relatori, anche il direttore di Ricrea, Federico Fusari, intervenuto in rappresentanza del Consorzio per il riciclo degli imballaggi in acciaio.
Nel corso del suo intervento, Fusari ha illustrato le attività promosse da Ricrea all’interno del sistema consortile Conai, con particolare attenzione all’avvio a riciclo dei rifiuti in acciaio provenienti dalla raccolta differenziata urbana. Secondo i dati aggiornati al 2024, la filiera ha raggiunto un tasso di riciclo dell’86,4%, già superiore alla soglia prevista dall’Unione Europea per il 2030.
Un modello di cooperazione tra soggetti pubblici e privati
Fusari ha sottolineato il funzionamento del modello integrato su cui si basa il sistema Conai, evidenziando la cooperazione tra cittadini, amministrazioni locali, impianti di selezione e consorzi di filiera. Ogni componente della catena partecipa attivamente al processo di recupero dei materiali post-consumo e alla loro valorizzazione all’interno dei cicli industriali.
La presenza di Ricrea al convegno ha offerto l’occasione per rafforzare il confronto con altri consorzi e associazioni, in un contesto segnato dall’evoluzione delle normative ambientali, dalla spinta alla transizione tecnologica e dagli impegni verso la neutralità climatica definiti a livello europeo.
Gestione circolare delle risorse e obiettivi ambientali
Il convegno ha rimarcato il ruolo centrale della gestione efficiente dei rifiuti per lo sviluppo di un’economia a basso impatto ambientale. È emersa l’esigenza di sostenere il settore con politiche di accompagnamento, strumenti normativi stabili e investimenti in innovazione tecnologica. L’esperienza presentata da Ricrea è stata citata come esempio di un sistema in grado di assicurare risultati misurabili e favorire il dialogo tra istituzioni e operatori.
L’appuntamento ha confermato come l’azione dei consorzi di filiera rappresenti un elemento strutturale per il raggiungimento degli obiettivi ambientali nazionali ed europei, contribuendo a una transizione verso un’economia più circolare, fondata sul riutilizzo delle risorse e sulla responsabilità condivisa tra attori pubblici e privati.