Rifiuti di Roma, l’ex Tmb Salario nuovo hub dell’economia circolare

"Questa amministrazione ha concluso definitivamente con gli impianti di trattamento meccanico-biologico e con l'utilizzo delle discariche. Il nostro sguardo è rivolto al futuro, e non al passato", afferma Sabrina Alfonsi, Assessora all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale

Rifiuti di Roma, l'ex Tmb Salario nuovo hub dell'economia circolare
Fonte: Ansa

Si va verso la fase di sviluppo del progetto definitivo per il recupero delle aree dell’ex impianto di trattamento meccanico-biologico (TMB) a Salario, situato nel Municipio III di Roma. Questo impianto era stato chiuso definitivamente nel 2019 a seguito di ripetuti incendi. Il piano comunale per la gestione dei rifiuti prevede l’istituzione di un centro dedicato al recupero e al riciclo dei materiali, il cui finanziamento è sostenuto da un fondo di 4 milioni di euro provenienti da risorse giubilari.

All’interno dei tre ettari di spazio disponibili, è prevista la creazione di un Centro di Raccolta oltre a un impianto con capacità di trattamento di 30.000 tonnellate all’anno. Quest’ultimo avrà il compito di trattare e recuperare i cosiddetti “terre di spazzamento”, che rappresentano il residuo costituito da terra, sabbia, foglie, carta e plastica proveniente dalle attività di pulizia delle strade effettuate dalle spazzatrici. Questo progetto mira a trasformare un’area precedentemente problematica in un centro all’avanguardia per la gestione sostenibile dei rifiuti e il riciclo dei materiali.

“È partito a luglio – spiega l’Assessora Sabrina Alfonsi – il percorso che porterà alla realizzazione del Polo dell’economia circolare di Roma all’interno dell’area dell’ex Tmb Salario così come annunciato il 7 gennaio 2022. Un grande hub cittadino dedicato all’economia circolare e alla sostenibilità. Un centro per il recupero e il riciclo dei RAEE e materiali diversi, un centro del riuso per l’educazione e la formazione alla sostenibilità, aperto a tutti, che punta sullo sviluppo delle competenze e delle filiere green, dalle ciclofficine alle sartorie sociali, dai laboratori per la riparazione degli elettrodomestici passando per l’artigianato del legno, del vetro e del ferro”.

La Alfonsi ha spiegato che sarà un luogo per dare una seconda vita a tutto ciò che può essere riparato e recuperato, favorendo la necessaria riduzione della produzione dei rifiuti che oggi superano il milione e 700.000 tonnellate annue e la transizione graduale nella direzione dell’economia circolare. “Un luogo importante per raggiungere gli obiettivi ambiziosi di recupero di materia e di riciclaggio previsti dal Piano del Ciclo dei Rifiuti di Roma”.

L’Assessora ha proseguito spiegando che l’impianto trova fondamento nel Piano Industriale di Ama e che è finanziato con un budget di 4 milioni di euro provenienti dai fondi del Giubileo. Insieme ai biodigestori anaerobici e ai sistemi di selezione per carta e multimateriale, l’impianto “si inserisce pienamente nell’ambito degli impianti che operano all’interno dei principi dell’economia circolare”.

“La redazione del progetto definitivo per la riqualificazione dell’intero sito – ha concluso Alfonsi – coinvolgerà attivamente i cittadini, i comitati locali e il Municipio. Questo processo avverrà sotto la guida congiunta dei Dipartimenti Ambiente, Urbanistica e Ciclo dei Rifiuti, con il contributo significativo delle Università e degli esperti nel campo dell’economia circolare”.