Legambiente Lazio: “Nel 2023 a Roma 193 decessi per incidenti stradali. +28% rispetto al 2022”

In una nota, Legambiente Lazio ha commentato i dati relativi ai decessi causati dagli incidenti stradali: "193, +28% rispetto al 2022". “Lo strapotere delle auto private è diventata l’arma più letale a Roma, per l’inquinamento che scatena e l’enorme numero di decessi che provoca. Nel 2024 va data vita finalmente a Fascia Verde e Congestion Charghe. Ma va anche realizzato il GRAB, le tranvia, le nuove linee della metro, le zone30, le ciclabili, le pedonalizzazioni, la sharing mobility, l'elettrificazione delle flotte dei bus di superficie e le nuove stazioni ferroviarie", ha commentato Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio

Incidente mortale in Circonvallazione Clodia, all'altezza di via Mario Amato, a Roma, 26 febbraio 2021. A perdere la vita un motociclista di 63 anni alla guida di una moto. Sono in corso i rilievi della polizia locale del I Gruppo Centro "Ex Prati" per ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Una nota di Legambiente Lazio ha riportato i tragici dati sugli incedenti stradali a Roma: “193 decessi, +28% rispetto al 2022”. Numeri terribili anche considerando il 2022 quando gli incidenti stradali causarono 150 decessi. Per le fredde statistiche, a oggi 11 gennaio 2024, si registrano già 5 morti per incidenti stradali” . L’associazione, poi, ha esortato il Sindaco Gualtieri: “A concretizzare le politiche affinché il 2024 sia l’anno della svolta”.

“Lo strapotere delle auto private è diventata l’arma più letale a Roma, per l’inquinamento che scatena e l’enorme numero di decessi che provoca – ha commentato Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio -. Nel 2024 va data vita finalmente a Fascia Verde e Congestion Charghe, liberando la città dalla morsa del traffico veicolare. Verso l’apertura dell’Anno Santo quando arriveranno ulteriori trenta milioni di visitatori, sono straordinariamente necessari questi interventi, insieme alla realizzazione del GRAB, del tram Togliatti, alla progettazione definitiva di tram TVA, Tiburtina e Casilina, all’apertura delle nuove fermate Metro di Porta Metronia e Fori Imperiali, al proseguimento dei lavori per le nuove metro, le zone30, le ciclabili, le pedonalizzazioni, la sharing mobility, l’elettrificazione delle flotte dei bus di superficie, le nuove stazioni ferroviarie”.

“Un grande impegno è quello poi che chiediamo nella ricerca dei fondi necessari per la chiusura dell’Anello Ferroviario, un progetto che dopo tutta la sua fase di partecipazione con la cittadinanza, ha visto uno sciagurato definanziamento ministeriale sul quale invece trovare una soluzione, per rifornire la città di tante linee ferroviarie anulari e radiali con le quali generare una potente cura del ferro. Tutto per abbattere l’impatto terribile delle auto e trasformare Roma, con un vasto cantiere della transizione ecologica nella mobilità sostenibile, in una moderna capitale europea”, ha proseguito Roberto Scacchi.

“Su questa tragedia sociale – ha aggiunto Amedeo Trolese responsabile mobilità di Legambiente Lazio – la pensiamo esattamente come il Presidente Mattarella, quando in un intervento nella giornata delle vittime stradali ha detto che le vittime della strada sono una inaccettabile perdita che unisce nel dolore famiglie, società civile e istituzioni che troppo spesso dimostrano di voler perseverare su una mobilità incentrata solo sulle auto. Lo dimostrano parti dell’Aula Giulio Cesare quando in un consiglio comunale sulla futura tranvia Termini-Vaticano-Aurelio, e dopo averla votato già due volte, chiedevano di rimettere in discussione la bontà dell’opera; lo dimostra un noto quotidiano in quell’assurdo dibattito anti-tram, amplificato a dismisura per quasi un anno intero con il quale si è dipinto il tram peggio dei Kmer Rossi di Polpot; lo dimostra la resistenza al futuro sostenibile nella mobilità, vogliosa di conservare e congelare la città in un passato e presente che non ha funzionato e non funziona per niente. L’emergenza incidenti stradali è la crudele testimonianza di quanto sia urgente e necessaria una grande svolta nella visione di un futuro diverso e possibile per Roma”.