Il Comune di Roma si prepara a rimuovere i cassonetti gialli dedicati alla raccolta degli abiti usati. Lo ha annunciato il direttore generale di Ama, Alessandro Filippi, durante una seduta della commissione capitolina Ambiente. A riportarlo è l’agenzia Dire, dopo i lavori della commissione dedicata ai dati del primo semestre 2025 relativi alla gestione dei rifiuti.
“Ama sta cambiando il modello legato ai cassonetti gialli su strada per il recupero di abiti usati. Quello attuale con i cassonetti su strada non è più mantenibile. Il rovistaggio e la dispersione dei contenuti è abbastanza difficile da presidiare. Non c’è cassonetto blindato che tenga. Quindi abbiamo deciso di avviare la loro rimozione. Poi cambieremo il modello”, ha dichiarato Filippi, secondo quanto riferito da Dire.
Raccolta differenziata in crescita: sfiorato il 50%
Durante la stessa commissione, Filippi ha illustrato i dati aggiornati sulla raccolta rifiuti a Roma, evidenziando un miglioramento rispetto agli anni precedenti. “Nel 2023 l’Ama ha raccolto 817mila tonnellate di rifiuti. Siamo passati alle 833 del 2024. E oggi siamo a 861mila. Questo su una produzione totale di 1,6 milioni di tonnellate annue. È altrettanto importante legare questo dato a quello della crescita della differenziata, passata dal 46,3% dei primi sette mesi del 2023 agli oltre 49% di oggi, in prossimità del 50%”, ha spiegato il dg di Ama.
Multe in aumento, ma sanzioni ancora poco efficaci
Infine, è stato affrontato il tema delle sanzioni per il mancato rispetto delle regole sulla gestione dei rifiuti. “Siamo passati da 1482 sanzioni nel 2023 a circa 4300. Su diverse tipologie: dall’abbandono indiscriminato dei rifiuti al non corretto conferimento dei rifiuti delle utenze non domestiche. Purtroppo attualmente il livello della sanzione economica che può colpire un’utenza non domestica non è pari al livello di deterrenza. Parliamo di 150 euro in media. Un ristorante questa cifra la può fare in una mezz’ora con qualche tavolo. Non è un grande deterrente, soprattutto in centro storico”, ha concluso Filippi, come riportato da Dire.