Roncigliano, la Regione valuta l’area a rischio: per le associazioni può fermare l’inceneritore di Roma

La Regione Lazio ha avviato le procedure per individuare le aree a rischio ambientale, accogliendo l’istanza del Comune di Albano Laziale sul sito della discarica di Roncigliano. La richiesta, sostenuta anche da una raccolta firme promossa da Rete Tutela Roma Sud, punta a fermare il progetto del nuovo inceneritore di Santa Palomba. La delibera istituisce un tavolo tecnico permanente con Regione, ARPA, ASL e Dipartimento di Epidemiologia. Prevista la raccolta di dati ambientali e sanitari per valutare la perimetrazione delle aree più esposte

Roncigliano, la Regione valuta l’area a rischio: per le associazioni può fermare l’inceneritore di Roma
Credit foto: Rete Tutela Roma Sud

La Giunta regionale del Lazio ha approvato l’avvio delle procedure per individuare le “Aree ad elevato rischio di crisi ambientale” ai sensi della legge regionale 13/2019. La decisione fa seguito all’istanza del Comune di Albano Laziale, formalizzata il 16 febbraio 2024, con cui si chiede il riconoscimento dell’area della discarica di Roncigliano come sito ad alto rischio.

I punti principali della delibera

  • Avvio dell’istruttoria tecnica per raccogliere dati ambientali, epidemiologici e sanitari necessari alla relazione preliminare prevista dalla legge regionale n. 13 del 2019.
  • Istituzione di un Tavolo tecnico permanente che fungerà da organismo consultivo interistituzionale, incaricato di definire criteri e parametri per l’individuazione delle aree ad alto rischio, valutare i dati e proporre eventuali perimetrazioni.
  • Composizione del Tavolo: rappresentanti della Direzione regionale Ambiente, della Direzione Salute, del Dipartimento di Epidemiologia (DEP Lazio), di ARPA Lazio con esperti di suolo, aria e acque, e della ASL competente.

Il commento di Rete Tutela Roma Sud

Qualcosa finalmente si muove in Regione“, commenta la Rete Tutela Roma Sud, riferendosi all’iniziativa del Comune di Albano, sostenuta anche da una raccolta firme promossa dalla stessa Rete e trasmessa al Presidente della Regione Lazio nel febbraio 2024.

“Nella delibera approvata – spiegano – è prevista l’istituzione di un tavolo tecnico permanente, composto dal Direttore della Direzione regionale ‘Ambiente, transizione energetica e ciclo rifiuti’, dai tecnici della Regione, da rappresentanti di ARPA Lazio, del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale e della ASL territorialmente competente”.

La Rete sottolinea l’impegno portato avanti finora: “Abbiamo messo in campo, insieme alle istituzioni, molteplici azioni a tutela del territorio. Adesso è fondamentale continuare a lavorare con determinazione affinché queste iniziative producano l’esito atteso: bloccare il termovalorizzatore“.

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