Tessile ed EPR, presentata la nuova Guida per aziende e distributori

La Responsabilità Estesa del Produttore (EPR) nel settore tessile è ormai prossima all’entrata in vigore definitiva. Per supportare imprese, distributori e importatori nella fase di transizione, il consorzio Ecotessili, parte del sistema Ecolight, ha lanciato la Guida del Produttore e del Distributore, uno strumento operativo che raccoglie indicazioni pratiche, scenari normativi e passaggi da affrontare nei prossimi mesi. La pubblicazione nasce per accompagnare le aziende in un cambiamento strutturale che riguarda la raccolta, la gestione e il riciclo dei rifiuti tessili

Tessile EPR guida

A tre anni dall’avvio dell’obbligo di raccolta differenziata dei rifiuti tessili, il settore si prepara all’applicazione del regime EPR. La guida proposta da Ecotessili offre alle imprese una griglia per comprendere se rientrano o meno negli obblighi previsti, oltre a un elenco di azioni da pianificare per tempo. L’obiettivo è aiutare le aziende a non subire le nuove regole, ma a integrarle nei processi come leva di competitività.

L’esperienza di Ecolight come supporto

Il documento si fonda sull’esperienza consolidata del sistema Ecolight, che già gestisce rifiuti elettronici (RAEE), pile e accumulatori, polietilene e ingombranti attraverso i rispettivi consorzi. Questo know-how consente di mettere a disposizione delle aziende strumenti operativi già collaudati in altri comparti regolati da EPR.

Una preparazione di medio periodo

Secondo Ecotessili, una transizione ben gestita richiede dai 12 ai 18 mesi. Per questo motivo il consorzio invita le imprese ad aderire subito, così da poter pianificare in anticipo le attività e riorganizzare la supply chain. L’approccio proposto mira a trasformare l’obbligo normativo in un’opportunità di ottimizzazione e innovazione nei processi produttivi e distributivi.

Il quadro europeo

Il Parlamento europeo ha recentemente approvato le basi legislative che porteranno alla piena applicazione dell’EPR nel tessile. Le aziende italiane sono quindi chiamate ad adeguarsi in tempi rapidi, in un contesto che mira a ridurre l’impatto ambientale del settore e a favorire un’economia più circolare.

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