Per la prima volta nel cielo della già assai illuminata città di Torino è apparsa una gru. Una gru completamente illuminata, nella sua parte alta e orizzontale, nella sua colonna d’ appoggio verticale. Non è una illuminazione “antiaerea” come quella intermittente dei grattacieli Intesa e Regione. Non è una illuminazione artistica. E’ una banalissima illuminazione a led bianchi, di quelli più abbaglianti.

Non spegne a mezzanotte come le Luci d’ Artista, la Mole Antonelliana, o poco dopo come i Cappuccini e Superga. Rimane accesa tutta la notte, dall’8 ottobre. Dopo un po’ di ricerche sul campo – dato che non ci sono notizie on line in proposito – abbiamo scoperto che si tratta di Palazzo Pacioli, un progetto di edilizia di lusso tra le centralissime vie Amendola e XX settembre.

Diamo questa notizia preoccupati dall’inquinamento luminoso e dalla ferita al paesaggio. Può un costruttore decidere di dare questa visibilità luminosa senza alcuna necessità operativa e nessun coordinamento artistico? Possono quindi farlo tutte le altre gru… che sono sempre numerose. Cosa diventa il paesaggio notturno della città? Cercheremo risposte a queste domande ma intanto rendiamo pubblica la questione in modo che eventualmente cittadini, istituzioni o organi di informazione se ne possano occupare.